VOLTERRAIl 16 maggio alle 10 al centro studi della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra arriva un convegno sul tema dell’affettività in carcere. Nell’evento, organizzato dal Garante dei detenuti del Comune di Volterra, avvocato Ezio Menzione, e dal garante dei detenuti della Toscana, avvocato Giuseppe Fanfani, si discuterà di come far sì che venga data attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale del gennaio 2024, che riconosce il diritto di tutti i detenuti a fruire di colloqui intimi, senza controllo né auditivo né visivo, con la propria moglie o convivente. Il ministero competente solo di recente ha emanato una circolare che prende in considerazione gli adempimenti necessari per attuare il dettato della Corte.
"Si dimentica spesso – sottolinea il Garante Ezio Menzione – che avere una vita affettiva compiuta e che comprenda anche la possibilità di avere rapporti sessuali è un diritto di tutti, compreso i detenuti, ma che per costoro è anche un potente mezzo per aiutare la risocializzazione e il reinserimento". Ecco l’analisi del Garante Menzione. "C’è un forte divario tra la sentenza della Corte Costituzionale numero 10 del febbraio 2024, che riconosceva il diritto dei detenuti ad esercitare la propria affettività, e la circolare del Dap, a oltre un anno di distanza, che invece limita e compromette l’attuazione di tale diritto. La sentenza - scrive il Garante - sottolineava l’urgenza di mettere in pratica i diritti riconosciuti, senza tempi di attesa, mentre la circolare si limita a dichiarare che tali diritti non possono essere introdotti tramite regolamenti o circolari, lasciando quindi molte questioni irrisolte. Nonostante il fatto che alcuni magistrati abbiano già chiesto alle carceri di rispettare questi diritti, l’approccio del Dap appare insufficiente e poco incisivo rispetto alla chiarezza e all’urgenza della sentenza".
I.P.