
La tragedia del casolare. Preghiere per Mattia: "Un ragazzo esemplare"
di Gabriele Nuti
Preghiere. Preghiere durante le messe di ieri e di sabato nella chiesa di Fornacette per Mattia Simonetti, il diciassettenne morto nel crollo del casolare in via delle Case Bianche nella campagna tra Oltrarno e Fornacette. In quell’edificio pericolante – come scritto su un cartello sulla facciata – il giovane stava giocando e girando video con altri cinque ragazzi e una ragazza tutti minorenni, tra i 15 e i 17 anni.
"A inizio di ogni celebrazione eucaristica – dice il parroco don Francesco Parrini – ho ricordato Mattia e invitato i fedeli a pregare per lui e i suoi familiari. In settimana, durante gli incontrri che effettuiamo con i gruppi giovani e giovanissimi sicuramente affronteremo l’argomento e ci soffermeremo su quanto sia preziosa la vita. Parleremo di come i ragazzi si divertono, sulle modalità e sui pericoli che corrono".
Stamani ci sarà l’autopsia. La data del funerale non è stata ancora fissata, ma avrà luogo a Fornacette. Non ci sono novità nelle indagini. I carabinieri hanno sentito i cinque ragazzi, compreso il fratello quindicenne di Mattia, e la ragazza che erano con Simonetti quando sono crollati il muro e il tetto del casolare. Confermato che i sette stessero usando un attrezzo da muratore (un mazzuolo e non un piccone, ma purtroppo cambia poco nella tragedia). Le dichiarazioni sono tutte convergenti. Un gioco finito in tragedia. Al momento non ci sono indagati e i telefonini non sono stati sequestrati. In nessun dispositivo è ripreso il drammatico momento del crollo. I rilievi eseguiti dai carabinieri nel casolare sono al vaglio della magistratura per eventuali provvedimenti.
Gli amici della famiglia di Mattia hanno avviato una raccolta fondi (al bar L’Incanto) per "dimostrare affetto e fare qualcosa di concreto per far sentire la propria vicinanza". "Mattia era diventato collaborativo con gli insegnanti, responsabile nel suo dovere di studente – il ricordo del professor Fabio De Martino del Fermi di Pontedera – Un ragazzo d’oro, con un’educazione esemplare. Sabato a scuola abbiamo affrontato la situazione con la classe. Non ci sono risposte a questa assurda tragedia. Nel cortile tutti abbiamo commemorato Mattia ricordando un episodio o un lato divertente della sua personalità. I ragazzi hanno deciso di piantare un seme, di posizionare una targhetta con una dedica e di scrivere un testo da leggere durante i funerali. Alla fine ci siamo stretti in un abbraccio".