
La scuola e i nodi ancora irrisolti. La rivolta degli studenti al Cattaneo: "Questo istituto non è ciò che dice"
La macchinetta del caffè e delle merendine che manca. Il riscaldamento che non è partito. Il parcheggio che è stato chiuso. Le attività extrascolastiche che stentano a decollare. "La mancanza di comunicazione, in particolare, che per noi è fondamentale", dicono i rappresentanti d’istituto del Cattaneo. Ieri, per tutto questo, gli studenti hanno fatto sciopero. E con i cartelli in mano si sono messi a manifestare davanti alla scuola. Il preside Salvatore Picerno non si è sottratto al confronto, ha raggiunto i ragazzi e si è messo a parlare con loro. Il dirigente ha spiegato che è a conoscenza della criticità lamentate, ma anche detto: "La porta della presidenza è sempre aperta, se la trovate chiusa è solo perché magari sto ricevendo, ma gli studenti per me hanno la priorità: voglio una scuola con ragazzi felici al suo interno". Questo non vuol dire che qualche problema non ci sia: anche la burocrazia, spesso, anzi molto spesso, è un ostacolo e "per alcune attività e per certe tipologie di spese i passaggi sono complessi e lunghi". Per i distributori di bevande e merendine, presto, ha assicurato, verrà fatto un nuovo affidamento.
Sul parcheggio ha chiarito le ragioni per cui è stato chiuso. "C’erano dei problemi di utilizzo, l’area era teatro di sosta selvaggia e un giorno, una insegnante che doveva andare rapidamente al pronto soccorso per vedere come stava un familiare, non riusciva ad uscire – dice il preside –. Così ho preso questo provvedimento chiedendo uno studio che fornisca le indicazioni ed i provvedimenti da adottare per una corretta fruizione. In futuro verranno identificati gli stalli". Ma perché in futuro?"Il 30 novembre quell’area servirà per il cantiere che effettuerà il primo lotto di una serie di lavori – dice –. Ora questo regolamento c’è. Ma non ha senso correre per riaprire il parchegggio solo pochi giorni". Parcheggio che però il sabato e domenica – attaccano i ragazzi – è aperto e concesso al Comune per il tratufo. "Ma il municipio ha preso in carico anche tutta la responsabilità", replica Picerno. Intanto non ci sono posti di sosta. Le mute fioccano. Tra i punti lamentati dai ragazzi c’è poi il mancato avvio delle attività extrascolastiche. "Si presenta il Cattaneo come scuola che ha determinate caratteristiche, ma queste da tempo non ci sono più", dicono gli studenti.
Carlo Baroni