CARLO BARONI
Cronaca

La Royal Tea e Lari. Unione delle eccellenze: "Tisana alla ciliegia"

La presentazione oggi all’interno del Salone delle Terme

La Royal Tea di Fauglia incontra la ciliegia di Lari

La Royal Tea di Fauglia incontra la ciliegia di Lari

Si aprono altri scenari per un prodotto d’eccellenza della Valdera. Stiamo parlando della ciliegia Igp di Lari. Quali? La Royal Tea di Fauglia, un’azienda storica e ormai una delle aziende leader nel settore alimentare che vede la produzione di infusi, tè e camomilla, ha messo a punto una tisana che sfrutta il sapore e il colore

della ciliegia, diventata solo da poco tempo Igp, prodotta sulle colline di Lari dalle aziende del comitato della ciliegia di Lari presieduto da Catia Fantozzi. Nuove sinergie, quindi, per valorizzare le "nostre delizie".

Un connubio tra aziende locali che va ad accrescere il patrimonio delle eccellenze del territorio e l’immagine della Toscana che lavora – spiega un anota – che crea e che produce eccellenza. Per la Royal Tea è la creazione di un nuovo prodotto totalmente toscano, dopo le tisane al mirtillo dell’Abetone, il finocchio, la malva ed altre piante officinali e la sempiterna camomilla. La nuova tisana sarà presentata oggi alle 15 all’interno del Salone delle Terme da Francesco Lenzi, presidente del Cda di Royal Tea, davanti ad una nutrita rappresentanza di aziende che operano nel mercato della grande distribuzione su tutto il territorio nazionale, alla presenza del Sindaco di Casciana Terme Paolo Mori.

Un’occasione importante quindi per la promozione tanto della nuova accattivante tisana quanto per l’intero territorio che metterà in mostra uno dei suoi punti di forza. La celebrazione della tisana alla ciliegia Igp si trasferirà subito dopo al Castello di San Ruffino, luogo incantevole dall’ambiente raffinato per un appuntamento con le bontà della tavola, piatti e menu che vedranno protagonista ancora una volta la ciliegia, per il territorio un’autentica ricchezza. La storia di questo prelibato frutto è lunga. Alcuni documenti ne testimoniano la presenza già a partire dal ’500 quando nella zona, ricca di fichi, noci, castagne e nocciole, fecero capolino le prime piante da frutto di ciliegia.

C. B.