"La potatura sbagliata può creare pericoli"

La cura del verde sotto attacco di Legambiente Valdera che sottolinea potature "spesso fatte senza alcun criterio". Sotto la lente la potatura in Piazza Vittime dei Lager Nazisti. "Con quale criterio si decide che un albero deve essere capitozzato e un altro invece no?" chiede una nota. "La capitozzatura è il taglio indiscriminato del fusto e delle branche di un albero, spesso giustificata con le frasi “l’albero era troppo alto”, “l’albero era pericoloso” oppure “almeno l’albero si rinforza”. Ma questi tagli spesso rendono l’albero ancora più pericoloso e indebolito. Vediamo i motivi – si legge –- Quando si effettua un taglio importante ad una branca, l’albero risponde attivando, nella primavera successiva, le gemme definite ‘avventizie’. Queste gemme, in risposta all’importante perdita di materiale vegetativo, generano molti rami cercando di recuperare". "L’inserzione di questi rami sulla branca risulta essere molto debole e con il passare degli anni questi rami vanno a costituire un pericolo – prosegue Legambiente –. Se poi il taglio effettuato risulta essere di discrete dimensioni l’albero non sarà capace di “cicatrizzare” la ferita attraverso l’azione naturale del collare di abscissione, posto alla base di ogni ramo. La ferita non cicatrizzata funge da porta per tutti quei patogeni (funghi, batteri e insetti) che renderanno ancora più debole la branca".

Cosa abbiamo ottenuto? "Molti rami e quindi molto peso, posti su una branca con marciumi o cavità interne. É semplice capire che questa situazione non è sicura – conclude Legambiente –. La cura degli alberi in ambiente urbano deve passare dalle mani di persone formate, persone che siano consapevoli dell’importanza degli alberi in città e che sappiano che il taglio di ritorno è il giusto metodo di potatura".