
Tre giorni alla settimana si vestono con maglietta e pantaloncini. Come quando andavano al campo. Ma si allenano da casa. Come? Ginnastica, coordinazione, palleggi, ma anche memoria ed esercizi cognitivi. Ogni attività viene effettuata con attrezzi "artigianali", bottigliette al posto dei "cinesini", il cane come avversario, le sedie e il nastro adesivo sul pavimento. Sono gli allenamenti alternativi del laboratorio inventato da Giampaolo Pellegrini, tecnico della squadra 2008 della Bellaria Cappuccini. In questa esperienza di gioco e calcio on line Pellegrini ha coinvolto anche il 2009. Così la squadra degli allenatori che partecipa a questa novità via meet è composta, oltre che da lui, da Gabriele Natale, Mirco Marrucci, Fabrizio Spadoni.
"Mi piace chiamarlo il laboratorio delle esperienze e degli allenamenti alternativi che sono gli unici che in questo momento di restrizioni per il contenimento del Covid si possono fare – racconta Pellegrini – I miei ragazzi e quelli del 2009 il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 17,30 alle 19, nei soliti giorni e orari degli allenamenti che avremmo dovuto fare al campo, si collegano con me e con gli altri allenatori chi dal salotto di casa, chi dalla cucina, chi dalla cameretta e chi dall’ingresso. La prima mezz’ora la dedichiamo a incontri con ospiti. Sono stati con noi, finora, l’ex giocatore Malusci che ha raccontato ai ragazzi la sua carriera, di quando ha affrontato Maradona e tanti aneddoti e curiosità che gli hanno chiesto. Poi abbiamo avuto con il professor Nardi che ha lavorato e collaborato con l’Inter, la prossima settimana dovremmo collegarci con Daniele Zini che allena gli Under 15 professionisti del Cagliari. Tutte persone che ho conosciuto nei vari corsi, stage e momenti formativi a cui ho partecipato".
"Gli allenamenti poi proseguono con esercizi fisici, di coordinazione, tecnici, giochi vari e vere e proprie gare che, ovviamente, non possono essere di calcio, ma che coinvolgono i ragazzi dal primo all’ultimo minuti perché ognuno di loro si misura con se stesso prima di tutto e poi con gli altri. In queste competizioni contano molto il rispetto dei tempi e la qualità degli esercizi per accrescere tutti le nostre conoscenze. Siamo stati anche a studiare i boschi della nostra zona in un viaggio virtuale con Armando Verdino. Non ci facciamo mancare nulla. In questo modo, ho pensato, i ragazzi rimangono attivi, si distolgono dai cellulari e dai computer e soprattutto mantengono il gruppo. Ora faremo anche degli step con uno psicologo per vedere come affrontare il rientro insieme al campo e come gestire l’ansia".
E non finisce qui. Giampaolo Pellegrini e gli altri allenatori stanno organizzando anche una vera e propria partita virtuale tra il 2008 e il 2009 della Bellaria Cappuccini e i pari età di altre squadre. "Ho già preso contatti con alcuini colleghi – conclude Pellegrini – per cercare di coinvolgere ancor di più i nostri ragazzi e quelli di altre squadre". Ma il campo ai ragazzini della Bellaria manca: "Io ci dormirei anche mentre piove", dice uno di loro al termine dell’allenamento su meet.
gabriele nuti