
Da sinistra Marco Santini, Simone Bacci, Pasquale Adobbato e Amedeo Lepore. Al centro la navicella spaziale Abachos
VALDERA - COMPRENSORIOArrivano anche da Montopoli e Perignano gli inventori di Abachos, la navicella protagonista di una missione scientifica svoltasi alcuni mesi fa in Svezia, in collaborazione con l’ASI – Agenzia Spaziale Italiana – e l’INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia -. Strumento che fino al 14 luglio sarà esposto nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). L’apparecchio è stato progettato dal beneventano Amedeo Lepore, in collaborazione con Marco Santini e Simone Bacci di Perignano, e con Pasquale Adobbato di San Romano. Ma il simbolo dell’ingegno italiano in generale, e toscano in particolare, è tornato a far parlare di sé anche nella recente missione di fine giugno, svoltasi a Benevento nell’ambito del programma Ascensio che comprenderà una serie di eventi simili. In questa occasione, la navicella “pisana“ ha nuovamente raggiunto i 30mila metri di altitudine, là dove lo spazio incontra l’atmosfera, permettendo ai progettisti e agli studiosi di ottenere informazioni fondamentali da analizzare. "Il volo ha permesso di raccogliere elementi importantissimi ad alta quota, con particolare attenzione al gradiente di variazione di temperatura, pressione e umidità" – racconta Pasquale Adobbato, uno dei progettisti – "Dati basilari per comprendere meglio le dinamiche dell’atmosfera e validare modelli di previsione". Ma oltre alla valenza scientifica, la missione ha avuto anche un valore sociale: "Sosteniamo il Centro San Marco, un ente di ricerca e riabilitazione dedicato ai bambini con bisogni speciali", continua Adobbato. Nel dettaglio la navicella raggiunge la stratosfera grazie a un pallone ad alta quota, trasportando strumenti scientifici di grande valore e materiali sperimentali da testare in condizioni estreme. Successivamente, dopo essersi sganciata dal modulo ascensionale, Abachos è in grado di rientrare in modo completamente autonomo: "Siamo in grado di far rientrare il modulo, comandandolo con precisione. Questa è la vera novità poiché possiamo recuperare materiali e dati abbattendo notevolmente i costi", conclude Adobbato.
Marcello Baggiani