di Luca Bongianni
Esiste una realtà a Pontedera, precisamente al civico numero 8 di via Primo maggio, unica in Provincia, tra le poche in Toscana e che da qualche anno sta iniziando ad affermarsi anche nel panorama nazionale e internazionale. Si tratta di una vera e propria foresteria di giovani talenti che andranno a giocare nel settore giovanile della Juve Pontedera per crescere come giocatori e come uomini e da cui spiccare il volo verso il mondo del professionismo. Si chiama "Jp House", al momento ospita sei giocatori, di cui un ragazzo ucraino e gli altri provenienti da varie parti d’Italia, e due tutor, il club manager della società Samuele Pillastrini di Bologna e il preparatore fisico torinese Andrea Ossola. "Questa realtà punta a creare giocatori ma soprattutto ragazzi responsabili – spiega Massimiliano Ormeni, responsabile del settore giovanile della Juve Pontedera –. Sono ragazzi del 2005 e 2006 che giocano nei nostri due campionati di eccellenza nazionali, gli Under 15 e gli Under 16. Oltre a giocare a basket frequentano le scuole superiori della città o dintorni e imparano a crescere e stare insieme rispettando i valori etici e sportivi. Dalla convivenza, all’indipendenza i ragazzi si responsabilizzano sotto gli occhi di personale specializzato come due tutor, un nutrizionista, uno psicologo sportivo e tutte le figure tecniche legate alla preparazione fisica e atletica".
Dal 2015, quando è iniziato questo progetto, sono già tanti i ragazzi che, passando anche dalla Prima squadra biancoazzurra (oggi composta per lo più da ragazzi cresciuti nel settore giovanile pontederese) sono approdati nel basket professionistico. Dal classe ’01 Noah Giacchè che sarà il play titolare in B a Jesi a Joseph Paulinus che dopo l’esperienza in A2 al Derthona sarà la guardia titolare in B a Ruvo oltre a Tommaso Tintori in A2 a Capo d’Orlando e Lorenzo Guerrieri, ex serie A1 a Trento, e volato in Florida per continuare a crescere, stanno iniziando a vedere i primi risultati di un impegno che la Juve continua a sostenere nonostante il momento storico difficile per tutte le società. Insomma un vero e proprio trampolino per sognare i grandi palcoscenici internazionali. Ma non solo. Da quest’anno la Juve Pontedera ha deciso di fare un passo in più in ottica internazionale.
Per i bambini che iscriveranno ai corsi di minibasket, al via il prossimo 10 settembre (chi si iscrive per la prima volta il primo anno è gratis), verranno messi a disposizione corsi di inglese gratuiti. Si potrà giocare a basket con l’istruttore che interagirà con loro solo in lingua inglese in modo che i bambini si possano divertire imparando vocaboli in lingua inglese legati al basket e non solo.