
Aurelio Pellegrini
Montescudaio, 3 ottobre 2014 - IL MIO libro? Era una faccenda privata fra me e l’editore e tale doveva rimanere, ma qualcosa è andato storto». E’ la versione di Aurelio Pellegrini (nella foto), ex primo cittadino di Montescudaio ed autore di uno scritto per il quale il Comune si è visto pignorare forzatamente dalle proprie casse 7.640 euro per saldare il debito contratto con la Felici Editore Artigrafiche. Fattura non saldata (lo dice la sentenza del tribunale di Livorno), che ha visto maturare gli interessi di oltre 3000 euro nel giro di quattro anni.
Pellegrini, come stanno le cose?
Il Comune in questa faccenda non c’entra nulla, perché il libro “La Fiammata Rossa. Montescudaio 1919-1923” non riporta neppure il patrocinio del Comune».
E se quindi siamo di fronte ad un affaire privato fra lei ed il suo editore, perché siamo arrivati a questo punto, con il prelievo forzoso degli oltre 7 mila euro?
«Nel 2010 la casa editrice scrisse al Comune di Montescudaio, inviando la fattura da saldare. Fattura rimandata immediatamente al mittente da un funzionario comunale».
Perché la fattura doveva, in verità, essere inviata a lei, Pellegrini?
«Certamente. Se io non avessi pagato, perché l’ingiunzione non è stata presentata nei miei confronti?».
OLTRETUTTO, pare anche che i funzionari comunali non si siano presentati all’udienza fissata nelle aule del tribunale di Livorno, che poi ha emesso l’ordinanza di pignoramento. E non è chiaro il motivo per cui il Comune, che si è ritrovato con l’ammanco di cassa e che ha dovuto ricorrere ad una variazione di bilancio, non si sia opposto alla sentenza sfavorevole del giudice. Mistero. La questione, ricordiamo, ha infuocato l’ultimo consiglio comunale. Dai banchi dell’opposizione, non è mancato un durissimo intervento di Andrea Sarti, leader di Insieme per Cambiare. Ed è la stessa lista civica del borgo collinare che vuole vederci chiaro: «Questa penosa vicenda — scriveva ieri il gruppo — presenta ancora numerosi lati oscuri, sui quali presenteremo nei prossimi giorni un’interpellanza al sindaco Fedeli. E’ certo che ora vadano individuate le responsabilità di chi ha lasciato che questo debito degenerasse fino ad arrivare al pignoramento dei beni del Comune».
Insieme per Cambiare sta preparando un vero e proprio dossier sull’intero caso, da presentare direttamente alla Corte dei Conti. «Stiamo raccogliendo tutta la documentazione necessaria per presentare un esposto integrativo alla Corte dei Conti, oltre a quanto dovuto per legge. La vicenda è un’ulteriore dimostrazione della gestione piuttosto allegra delle finanze comunali di Montescudaio negli ultimi anni».