STEFANO LEMMI
Cronaca

I grandi della boxe, morto Benvenuti. Il cordoglio della famiglia Mazzinghi

Celebri furono le rivalità tra i due campioni. "Ti vogliamo immaginare insieme a Sandro a parlare di pugilato"

PONTEDERALa morte, martedì, di Nino Benvenuti all’età di 87 anni ha suscitato profondo cordoglio tra tutti gli appassionati di sport, non solo quelli amanti della boxe. In particolare tra i familiari di Alessandro Mazzinghi, scomparso invece il 22 agosto 2020 all’età di 81 anni, con il quale aveva dato vita ad uno dei dualismi più sentiti e avvincenti nella storia dello sport. Così, con queste parole Davide e Simone, figli del grande campione pontederese, hanno commentato la morte di Benvenuti: "Vogliamo esprimere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e ricordarlo con nostro padre, insieme al quale hanno reso grande il pugilato italiano nel mondo. Ciao Giovanni (questo era il suo vero nome, ndr) ti vogliamo immaginare insieme a Sandro a parlare di pugilato, il vostro amore, e magari a prendere accordi per un terzo match. Ciao Nino". Già, un match lassù tra le nuvole dopo i due memorabili incontri che infiammarono il mondo della boxe qui sulla Terra e che restano una delle pagine più affascinanti del pugilato. Il primo svoltosi il 18 giugno 1965 a San Siro, con Mazzinghi fresco campione del mondo superwelter e Benvenuti lo sfidante principale e alla fine uscito vincitore dal quadrato.Il secondo pochi mesi più tardi, il 17 dicembre dello stesso anno, combattuto al palazzo dell’Eur a Roma che vide uscire a braccia alzate ancora il campione triestino, seppure ai punti. Due verdetti che il "nostro" Sandro ha sempre contestato, alimentando, come detto, una delle più grandi rivalità dello sport nazionale. Un antagonismo però sano, leale, squisitamente sportivo, tra due grandissimi campioni, e che oltre ad essere d’esempio per queste giovani generazioni possa essere di nuovo vissuto con altri interpreti per il piacere di tutti noi. E chissà se intanto, lassù, questa grande rivalità non ha già lasciato il posto ad una grande amicizia.Stefano Lemmi