La città e il mondo del tartufo. Cresce l’attesa per il grande evento: "Questa mostra non ha eguali"

Successo della cena di gala che per tradizione precede la manifestazione. Le parole del presidente Giani

La città e il mondo del tartufo. Cresce l’attesa per il grande evento: "Questa mostra non ha eguali"
La città e il mondo del tartufo. Cresce l’attesa per il grande evento: "Questa mostra non ha eguali"

Il presidente della Regione Eugenio Giani, per prima cosa, ha dedicato un pensiero ai territori ed alle persone duramente colpite dell’alluvione. Ha citato una per una le vittime della tempesta che si è abbattuta sulla Toscana tra il 2 e 3 novembre scorsi. Solo dopo ha sottolineato l’importanza della mostra mercato del tartufo, il ruolo che svolge nella promozione turistica ed enogastronomica della Toscana. "Una mostra che ha più di cinquant’anni – ha detto – e che dura ben tre fine settimana. Non c’è un’evento dedicato al tartufo così ampio come quello di San Miniato. Un evento che è sempre perfettamente organizzato dal Comune e da San Miniato Promozione". Il presidente Giani ha voluto esserci al tradizionale momento – la cena di gala – che precede di pochi giorni la manifestazione: il via, infatti, con il taglio del nastro, sabato prossimo per poi proseguire per tre fine settimana. Giorni nei quali San Miniato si prepara ad accogliere oltre 60mila persone. La cena – interpretata da quattro chef – Gilberto Rossi, Paolo Fiaschi, Fabrizio Marino e Daniele Fagiolini – è andata in scena nella sala della Fondazione Conservatorio di Santa Chiara. La serata è stata introdotta dal sindaco Simone Giglioli e da Marzio Gabbanini, presidente della Fondazione San Miniato Promozione. Presenti autorità e vertici del mondo associativo che ruota attorno al tartufo. Tra gli altri anche l’assessore regionale Alessandra Nardini, il presidente della Fondazione Crsm Giovanni Urti, il direttore della sede regionale di Credit Agricole Massimo Cerbai, il presidente del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola Michele Matteoli, e molti sindaci della zona.

Carlo Baroni