CARLO BARONI
Cronaca

La città e il Cencione: "In due mesi la giunta non ha rimosso la terra"

Cresce la preoccupazione di cittadini e commercianti. Il Gruppo Misto attacca

Cresce la preoccupazione di cittadini e commercianti. Il Gruppo Misto attacca

Cresce la preoccupazione di cittadini e commercianti. Il Gruppo Misto attacca

La bella stagione, tanti turisti i città, strutture ricettive che stanno lavorando. E il Cencione ancora chiuso. Una criticità che preoccupa, nonostante le rassicurazione dll’amministrazione che l’estate si farà con il parcheggio "riaperto" almeno al cinquanta per cento. Non mancano le polemiche politiche. E’ il Gruppo Misto ad attaccare. "A prima vista sembrerebbe di essere di fronte ad una amministrazione che interviene tempestivamente per risolvere problematiche che creano immensi disagi, come quello provocato dalla frana del Cencione lo scorso 14 marzo – dice Manola Guazini –. Invece no. Siamo dinanzi ad un’amministrazione lenta, che vive sull’emergenza e che interviene quando è con l’acqua alla gola. Il parcheggio del Cencione è interdetto da oltre 2 mesi durante i quali non siamo stati in grado di rimuovere almeno la terra della frana e riaprirlo quanto meno in parte".

"In due mesi non si sono trovati 50 mila euro per fare questo intervento minimale – prosegue Guazzini –. Abbiamo un centro storico diviso in due con enormi disagi per residenti, esercenti, avventori, turisti, e non abbiamo non solo parcheggi ma neppure, ad oggi, un piano futuro per crearne. Siamo dinanzi ad un immobilismo totale, in cui i discorsi prevalgono sui fatti, nonostante le risorse economiche per fortuna non manchino".

A rincarare la dose ci pensano i Riformisti: "Un’amministrazionc eche vive di fortuna. È stato un colpo di fortuna che, in occasione della frana del Cencione, non fosse presente nessuno all’interno delle auto coinvolte. Un evento che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia e che invece si è risolto senza feriti, ma che ha messo in luce, ancora una volta, una pericolosa mancanza di prevenzione e programmazione". "Ma si può davvero amministrare una città confidando nella buona sorte? – l’affondo – Noi crediamo di no. San Miniato ha bisogno di amministratori con una visione chiara e concreta per il futuro in grado di pianificare interventi a lungo termine per valorizzare e proteggere un territorio tanto ricco quanto complesso".