
SAN MINIATO
L’opera di Matteo Corradini, trasformata in Dramma Popolare dal regista Pablo Solari, contiene tutti quegli elementi che contraddistinguono il Teatro del Cielo di San Miniato e conquista il pubblico del debutto, la tradizionale “prima” nazionale frutto della sinergia e del sostegno alla Fondazione Idp, da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e di banca Credit Agricole. In scena un teatro che interroga ancora le coscienze indagando una storia di ieri, che è però storia di oggi e di sempre. Attualissima, visto che il debutto è avvenuto anche nel giorno in cui la città ha ricordato i momenti drammatici del luglio ’44 quando, a San Miniato, 55 civili persero la vita nella strage del Duomo mentre, tra dolori e paure, il popolo si univa ai liberatori.
Stavolta, infatti, si è tornati al tempo della seconda guerra mondiale. La vicenda è ambientata a Königsberg, durante gli ultimi mesi del conflitto. Una partigiana salva una sedicenne dalla deportazione e la porta in un bordello per nasconderla alle persecuzioni. Irma Kohn, la protagonista, adolescente in fuga dalla violenza della guerra e alla ricerca di sé stessa, vivrà alcune settimane in compagnia delle ragazze nella "casa chiusa": il caos regna sovrano e i confini fra bene e male, amici e nemici, oppressi e oppressori diventa sempre più labile. Al centro la ricerca di salvezza, di uno spazio personale della giovane protagonista, adolescente nella storia e allo stesso tempo fuori dal tempo. Una storia di ieri, appunto. Che è anche storia di oggi. "Irma Kohn è stata qui", è il titolo e la battuta con cui si chiude lo spettacolo incalzante di Solari. Una "battuta" ripetuta da tutti i protagonisti. Singolarmente e in coro. Perché Irma, simbolo di pace e speranza, non solo è stata qui. Ma c’è ancora. Almeno nei cuori.
La "prima" è proseguita con il consueto ricevimento in piazza del Seminario, con gli ospiti accolti da Antonio Guicciardini Salini, presidente della Fondazione Crsm e Massimo Carbai, al timone della sede toscana di Credit Agricole che, dando il benvenuto al pubblico, hanno ribadito l’importanza dell’esperienza del Dramma Popolare e la sinergia strategica di queste due realtà per San Miniato e per valorizzarne l’identità e l’importanza culturale. Un aspetto sottolineato anche da Marzio Gabbanini, presidente del Dramma Popolare, che ha ringraziato i due enti per il sostegno determinante alla vita del teatro dello spirito. Sono intervenuti poi il vescovo Andrea Migliavacca, richiamando l’attenzione sugli importanti messaggi che contiene questo spettacolo per l’uomo di oggi, e il presidente della Regione Eugenio Giani, presente tra le molte autorità intervenute alla serata principale della Festa del Teatro del San Miniato. "Irma Kohn è stata qui" prosegue con le repliche, in piazza Duomo, fino al 27 luglio. In scena: Francesco Aricò, Maria Caggianelli Villani, Maria Canal, Valentina Cardinali, Luca Mammoli, Stefania Medri, Giuditta Mingucci, Woody Neri. Scene di Maddalena Oriani, costumi di Marta Solari, sound designer Alessandro Levrero e luci di Fabio Bozzetta.