
La rapina da Mariannaud. (Foto Bongianni/Germogli)
Il tema della sicurezza resta stabilmente al vertice dell’agenda politica pontederese. Sono gli ultimi fatti di cronaca avvenuti in città a riportare la preoccupazione nei cittadini che continuano a chiedere interventi al sindaco ed alla giunta comunale. Prende posizione il Partito Democratico di Pontedera che esprime "forte preoccupazione per i ripetuti episodi di violenza che stanno interessando il nostro territorio, ultimo dei quali la rissa avvenuta nei pressi della stazione ferroviaria, protagonisti alcuni cittadini stranieri". Le parole del Pd. "Non cerchiamo alibi né scorciatoie: la violenza non ha colore politico, e non abbiamo alcuna remora a schierarci con decisione dalla parte dei cittadini che, oggi, chiedono con sempre maggiore forza un’azione concreta e incisiva a tutela della loro sicurezza – dicono –. Siamo consapevoli che chi amministra una città ha il dovere di affrontare e governare i problemi. Al tempo stesso, il Comune non può e non deve essere lasciato solo. La gestione della sicurezza è una responsabilità condivisa tra amministrazioni locali, Prefettura, forze dell’ordine e sistema giudiziario. Senza il coordinamento ed il pieno impegno di tutte le istituzioni, ogni sforzo rischia di essere insufficiente".
E ancora. "La situazione che viviamo a Pontedera, pur nella sua specificità, non è un caso isolato. Episodi simili si registrano anche in città amministrate dal centrodestra, come dimostra la recente rissa avvenuta sabato 26 aprile durante lo street food a Piombino". La richiesta poi della certezza della pena per chi delinque, "in questo senso, riteniamo sbagliata e ideologica la riforma della giustizia proposta dal Governo, che rischia di indebolire la risposta dello Stato nei confronti della criminalità, servirebbe piuttosto una riforma dei processi per garantire tempi rapidi, certezza della pena e la sicurezza che chi è accusato di reati gravi finisca in carcere e sconti la propria condanna in istituti penali civili, umani e realmente rieducativi". "Infine – concludono – rivolgiamo un appello al Governo: smetta di spendere milioni in operazioni mediatiche ed inutili come il centro di accoglienza in Albania, e cominci invece ad investire seriamente sulle forze dell’ordine, affinché possano presidiare i territori in maniera costante ed efficace. Pontedera merita di essere una città sicura, giusta, accogliente. E noi continueremo a lavorare in questa direzione, con responsabilità e determinazione".
Luca Bongianni