Intelligenza artificiale, l’orgoglio al femminile

"L’eccellenza è donna". Sono 20 le ragazze da tutta Italia protagoniste della prima edizione del Tech Camp della scuola di alta formazione

Il progetto ‘AIxGIRLS’ ha orientato e formato un gruppo di studentesse

Il progetto ‘AIxGIRLS’ ha orientato e formato un gruppo di studentesse

Volterra, 29 luglio 2022 - Cinque giorni del tech camp tutto al femminile dedicato all’intelligenza artificiale e alla formazione delle nuove generazioni che si è chiuso oggi alla Siaf. Venti le ragazze selezionate da tutta Italia che hanno partecipato alla prima edizione, con un percorso gratuito voluto da Fineco Asset Management, Associazione Donne 4.0 e Daxo Group per sostenere la leadership femminile nelle professioni del futuro. Dunque la scuola di alta formazione prosegue nel cammino di formazione di eccellenze in cui, come nei campus americani, l’istruzione si interseca ai momenti di condivisione durante le giornate. Il progetto ‘AIxGIRLS’ ha orientato e formato un gruppo di studentesse, a conclusione del quarto anno di scuola superiore- Obiettivo, avviarle verso un percorso di crescita e affermazione del proprio talento nel settore dell’intelligenza artificiale e data science. La selezione, avvenuta tramite autocandidatura, ha raccolto le adesioni di tante giovani di altissimo livello. "Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto, ideato da Darya Majidi – spiega Paola Villanelli, responsabile formazione e sviluppo della Siaf – Lo bbiamo accolto a braccia aperte perché dà l’innesco per avviare un’inversione di tendenza rispetto al trend che caratterizza le presenze di genere in questo settore. E’ un progetto di eccellenza e innovazione rivolto ai giovani perché contribuisce a cambiare lo stesso approccio formativo".

E in che modo?

"Deve essere colmato un gap nell’istruzione scolastica e i programmi dovrebbero essere più consapevoli rispetto a come sta cambiando il mondo, soprattutto grazie alle tecnologie. Queste devono essere un supporto all’apprendimento e spesso le ragazze non sono troppo motivate nel portare avanti le proprie attitudini personali. Quindi devono essere integrate le presenze femminili nei processi di cambiamento che devono comprendere le tecnologie: un’evoluzione nel segno della sostenibilità, dell’ambiente e del benessere".

Primo anno del progetto, con Siaf scelta come quinta di sperimentazione. Qual è il bilancio?

"La scuola di alta formazione è il luogo ideale per portare avanti queste pratiche di eccellenza. Inoltre, fra i nostri soci fondatori vi è la Scuola Sant’Anna di Pisa, e si crea quindi un filo di continuità con il progetto. L’augurio è che Siaf possa tornare a ospitare il percorso per sostenere la leadership femminile nelle professioni del futuro e che questo progetto possa piantare un importante germoglio in termini di gap di genere".