
"Il teatro Persio Flacco è cresciuto Seimila biglietti per ogni stagione"
Si conclude a giugno la presidenza di Davide Arcieri all’Accademia dei Sepolti, storica guida del Teatro Persio Flacco.
Presidente, il teatro è divenuto, nonostante gli stop pandemici, una nuova piazza culturale e turistica della città. In che modo il teatro è riuscito a reinventarsi?
"Diventando un’agorà di incontri aperta ai professionisti, alle associazioni del territorio, ai turisti in estate e ai giovani che non hanno spazi ricreativi. E’ un teatro che ha dimostrato di saper crescere".
E quali sono stati i passi più incisivi?
"Siamo riusciti a festeggiare i 200 anni di un teatro tra più antichi d’Italia che si è affermato con le poche risorse a disposizione, restituendo linfa vitale alle associazioni della città. Grazie al sostegno della Fondazione Crv, della Cassa e con il contributo del Comune abbiamo fatto fronte ai momenti difficili di questi anni, garantendo un teatro aperto anche in estate per i turisti. Parliamo di un teatro che ha recuperato anno dopo anno la capacità di far fronte alle spese riuscendo a sostenere i propri costi, riducendo l’importante passività pregressa e onorando il mutuo senza ricorrere a un nuovo credito bancario".
I numeri degli spettatori confermano il successo del Persio Flacco.
"Abbiamo lasciato sempre un biglietto basso, tendenzialmente di circa 10-12 euro, per permettere a chiunque di poter frequentare il teatro. E staccato circa 6 mila biglietti a stagione. Il bilancio è più che roseo. E stiamo imbastendo collaborazioni con altri teatri, oltre a Cecina. Mi riferisco al Verdi di Pisa e al tetro di Colle Valdelsa".
Il suo mandato come presidente dell’Accademia dei Riuniti si appresta a finire. Continuerà la collaborazione con il Persio Flacco, oppure, stando a qualche spiffero di corridoio, è attratto dalle sirene politiche per le elezioni amministrative 2024?
"Rispondo intanto alla prima domanda. Sto ricevendo richieste di collaborare ancora e certamente lo farò. La mia vita professionale è molto impegnata anche su Volterra e mi piacerebbe che risorse nuove portino contributi e idee. Perché il teatro deve essere giovane, collaborare con le scuole e le associazioni. Per quanto riguarda le elezioni mi limito a dire che c’è qualche proposta ma manca ancora un anno e, in tutta sincerità, al momento non sto facendo valutazioni in merito".
Ilenia Pistolesi