
Due cavalli del centro di recupero di Tignano, Volterra (Pisa)
Volterra (Pisa), 26 dicembre 2020 - Non ci sono certezze dopo l'autopsia sul diciannovesimo cavallo morto al Centro di recupero gestito da Italian Horse Protection a Tignano (comune di Volterra). Il decesso è avvenuto il 19 dicembre. Le prime morti sono iniziate due anni fa, a dicembre 2018. E da allora non si è riusciti a dare una spiegazione scientifica. Un vero e proprio mistero che ha decimato la popolazione dei cavalli del centro. L'autopsia è stata svolta dal professor Carlo Cantile, docente di Anatomia Patologica Veterinaria e vice direttore del dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università di Pisa.
“Per quanto riguarda l’autopsia sulla cavalla Lady Agata, effettuata a poche ore dalla morte, è stata rilevata una lacerazione del cono aortico, che ha provocato un versamento cospicuo di sangue nel sacco pericardico, di fatto bloccando la funzionalità cardiaca e inducendo la morte – spiega Cantile -. Serviranno ulteriori indagini istologiche per verificare la presenza di eventuali alterazioni della parete dell'arteria predisponenti alla lacerazione”.
Il professor Cantile ha eseguito anche le autopsie su Sugar, morta il 18 ottobre, e su Ola, morta lo scorso 17 novembre, in circostanze e con dinamiche simili. Nel caso di Ola è stata riscontrata un'infiammazione a livello intestinale, mentre per Sugar i patologi riscontrato i segni di una insufficienza atrio ventricolare bilaterale: ma, secondo il professore, in entrambi i casi le evidenze emerse in sede di autopsia “non sono sufficienti per spiegare la morte repentina”.
Quindi - conclude Cantile - “ad oggi non possiamo escludere che la causa del decesso sia stata un eventuale avvelenamento doloso procurato con sostanze tossiche o farmaci, vista la rapidità con cui sono avvenute le morti in soggetti sani. Saranno necessarie ulteriori analisi e indagini”. “I 19 decessi improvvisi di cavalli avvenuti nel nostro Centro in ormai due anni sono un rebus anche per la comunità scientifica – dice il presidente di IHP, Sonny Richichi -. Con la guida e il coordinamento scientifico del professor Carlo Cantile, esperto di riconosciuta fama a livello nazionale e internazionale, auspichiamo si possa far finalmente luce su una vicenda che deve essere chiarita sia per garantire sicurezza agli animali ospitati presso il Centro sia per portare alla luce eventuali responsabilità anche di tipo penale”.