di Luca Bongianni
Finalmente, dopo oltre un anno di lavoro, Soiana può riabbracciare il suo "Cristo in Pietà". Domenica prossima 22 gennaio alle ore 10.30 ci sarà la benedizione del Cristo appena restaurato nella chiesa Sant’Andrea di Soiana.
Un momento che sarà preceduto da una breve relazione espositiva dell’avvenuto intervento di restauro da parte di Francesca Spagnoli a cui seguirà la messa, al termine della quale si terrà un brindisi al quale tutti potranno prendere parte.
Il "Cristo in Pietà" che torna nella Chiesa S. Andrea Apostolo in Soiana è realizzato in legno policromo ed è attribuito ad uno scultore anonimo della fine del XVI secolo. È un Cristo particolare per la posizione rilassata delle braccia che lo rende unico. La scultura, di particolare valore artistico, denunciava da molti anni il chiaro bisogno di un restauro consolidante. Inoltre, un notevole attacco di tarli aveva comportato consistenti perdite di modellato, come parte del piede destro e di ciocche di capelli.
Questo intervento, iniziato nel settembre 2021 e conclusosi ad inizio novembre 2022, è avvenuto con l’autorizzazione e sotto l’alta sorveglianza dell’Ente Soprintendenza e grazie al generoso contributo della Fondazione Pisa che ha finanziato il progetto realizzato sapientemente dalla dottoressa Spagnoli, restauratrice di Beni culturali. Il restauro ha richiesto oltre un anno di lavoro ed è avvenuto sotto l’egida della Soprintendenza di Pisa che ha seguito attentamente ogni fase del processo lavorativo indicando le linee guida da seguire affinché il restauro avvenisse a regola d’arte e potesse far ritorno a casa, nella Chiesa S. Andrea Apostolo in Soiana, dove tutti i fedeli lo stavano attendendo.
"La parrocchia di Soiana – nella persona del parroco Don Tomasz – pertanto ringrazia la Fondazione Pisa, senza l’aiuto della quale questa importante opera non avrebbe potuto essere realizzata, Francesca Spagnoli, Chiara Travisonni e Elena Salotti della Soprintendenza. Oltre a Mario Galletti maestro artigiano che ha restaurato la croce in legno, la diocesi e tutti i compaesani che hanno dato il loro sincero e incondizionato aiuto".