
"Il cannone è di proprietà del Comune e il Comune può riprenderselo in qualsiasi momento". Lapidario il sindaco Giovanni Capecchi che aggiunge: "a dimostrazione che non esistono guerre di sorta, circa due anni fa siamo stati a visitare il Museo della Linea Gotica a Scarperia e in quell’occasione abbiamo stabilito che il cannone poteva rimanere lì in esposizione per almeno altri due anni, vista l’appropriatezza del luogo in cui si trovava e che il museo aveva fatto dei lavori di miglioramento e restauro a proprie spese".
Nessun duello i corso, dunque, secondo il municipio di Montopoli anche se il Museo della Linea Gotica di Scarperia ha avuto da ridire sulla scelta del sindaco. "L’intenzione dell’amministrazione è quella di riportare nel nostro Comune il cannone di proprietà, cercando di capire quale potrebbe essere il luogo più idoneo dove collocarlo e valorizzarlo, viste le dimensioni dell’oggetto e anche la pesantezza – dice Capecchi–, ma soprattutto dovremo forse interrogarci sul significato dell’ospitare la presenza di un’arma in un luogo del nostro Comune e sulle forme migliori per farlo divenire un simbolo di pace e non di guerra". "Nel frattempo, visto che l’associazione Tiro a Segno Nazionale di Pontedera aveva espresso a suo tempo la volontà di esporre il cannone nella propria sede e che tale volontà l’ha manifestata anche recentemente, abbiamo l’intenzione di concederlo provvisoriamente per l’uso espositivo per un periodo non inferiore a un anno – prosegue Capecchi – . Tutto ciò per evitare che collocando di nuovo il cannone nel magazzino comunale venga definitivamente abbandonato e dimenticato". Il sindaco ricostruisce anche i passi della vicenda. "Il cannone – spiega Capecchi – precedentemente si trovava, e vi è rimasto per molti anni, nel piazzale dietro al magazzino comunale coperto da rovi ed erbacce e, all’epoca, ci siamo attivati perché questo bene non si deteriorasse definitivamente. Abbiamo avuto richieste da diverse associazioni fra cui il Tiro a Segno Nazionale di Pontedera, disponibili a farsi carico del cannone e restaurarlo. All’epoca fu scelta un’associazione del comprensorio con la quale fu stipulata una convenzione. Alla scadenza della convenzione siamo venuti a conoscenza che l’oggetto di nostra proprietà si trovava al Museo della Linea Gotica di Scarperia".
Infine Capecchi puntualizza anche come stanno le cose riguardo l’eventuale viaggio di ritorno: "Non è vero – dice il sindaco – che è stato intimato al Museo della Linea Gotica di riportarci il cannone, ma è stato ribadito per scritto ciò che era stato annunciato verbalmente: che un’associazione del nostro territorio sarebbe andata a prendere il cannone per conto del Comune". E, a questo punto, pare che sarà così.
Carlo Baroni