SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

I magnifici sette di Ponsacco. Murales per raccontare la storia

Da Luciano Chiarugi ad Adriano Lombardi, oggi si inaugura un’opera per celebrare i grandi delle Serie A. Saranno presenti gli ex giocatori e le famiglie. E poi sarà presentata anche la nuova tribuna.

Il murales di Ponsacco

Il murales di Ponsacco

Ponsacco, 1 giugno 2024 – Pane e calcio mangiano in quel di Ponsacco: terra di falegnami, profumo d’artigianato, ma anche suolo calpestato da scarpe coi tacchetti. Che resti sulle suole il fango del ‘Pollaio’ – così l’ex presidente Aringhieri chiamava lo stadio Comunale – o quello dei più grandi stadi del mondo poco cambia, in fin dei conti: fango è e fango resta. Ma dalla "mota", così come la chiamiamo da queste parti, alla gloria il passo, si sa, talvolta è breve.

Ponsacco celebra oggi i suoi campioni. Attraverso i loro volti scolpiti su dei murales che delimitano l’impianto sportivo rossoblù si ripercorrono storie, leggende e soprattutto uomini. Gente di paese, ma che ce l’ha fatta. Gente di paese che ha giocato in Serie A e che tutti hanno conosciuto da queste parti: "perché con lui andavo a scuola" e con "l’altro alla Messa". Gente di paese che con il pallone ci sapeva fare e ha scritto pagine indelebili.

Oggi alle ore 11 a Ponsacco vi sarà il taglio del nastro di questa ’hall of fame’ chiamata "Calcio ad arte", il tributo che il Comune di ha voluto realizzare per i 7 ponsacchini che hanno solcato i campi della massima serie. "Il progetto – spiega l’amministrazione – consiste nella riproduzione dei murales dei campioni di allora e di oggi che partendo dal settore giovanile di Ponsacco sono approdati alla massima serie. Le opere sono posizionate sul muro perimetrale del vecchio stadio degli anni ‘30 e realizzate dall’artista Gabriele Novelli, per la regia dell’architetto Alberto Bartalini".

I murales ritraggono: Lando Macchi (tra gli anni ’40 e ’50 ha giocato con la maglia del Grande Torino e del Bari. Si salvò dalla tragedia di Superga perché malato), Luciano Chiarugi (La Freccia di Ponsacco. Nella stagione 1968-69, divenne campione d’Italia con la Fiorentina, con il Milan vinse la Coppa Italia e la Coppa delle Coppe 1972-1973. Vestì la maglia della Nazionale), Claudio Piccinetti (Centravanti cresciuto nella Fiorentina, con i viola ha debuttato in Serie A nella stagione 1970-1971), Emiliano Macchi (ha giocato con la maglia della Fiorentina e del Napoli), Leonardo Menichini (ha disputato in carriera 9 campionati di Serie A con le maglie di Roma, Catanzaro e Ascoli, totalizzando 202 presenze in Serie A, come allenatore poi è stato il vice di Carlo Mazzone dal 1991 al 2003), Adriano Lombardi (Capitano dell’Avellino nei primi anni della Serie A, a lui è dedicato lo stadio della città) e Simone Iacoponi (che ha giocato in serie A con l’Empoli nel 2006-2007 e nel Parma nel 2019). Sette campioni. Sette ponsacchini.

All’evento saranno presenti gli ex giocatori e le loro famiglie: "Sarà questa l’occasione per presentare al pubblico la nuova tribuna centrale dello stadio", scrive il Comune. Quello stadio dove, si spera, già oggi stia calciando il pallone un nuovo baby-fenomeno rigorosamente (con la zeta) "ponzacchino".

Saverio Bargagna