
L’allenatore Cristiano Lucarelli
San Miniato, 25 novembre 2015 - Il tecnico del Tuttocuoio, Cristiano Lucarelli ha accolto il nostro invito in redazione e ci ha rilasciato un'intervista a tutto tondo.
Quando giocava ha scritto un libro («Tenetevi il miliardo», nel 2005, ndr) quindi è stato anche editore del Corriere di Livorno. Cristiano Lucarelli, allenatore del Tuttocuoio, non è che vuol fare anche il giornalista?
«In verità non ero editore. Ho finanziato esternamente il quotidiano. E’ stata un’esperienza iniziata nel 2007 e durata 3 anni e mezzo, cioè fino a quando i guadagni da calciatore me lo hanno permesso».
Preferisce la carta stampata o l’on-line?
«La carta. Non lo so se è un difetto, ma con un foglio di carta davanti riesco a concentrarmi meglio sulla lettura».
E’ vero che è pure imprenditore?
«Sono il presidente della Lucarelli Terminal Livorno, che si occupa di imbarco e sbarco di traghetti merci. L’amministratore delegato è il mio babbo, Maurizio, e abbiamo 40 dipendenti. Tutte le mattine prima di partire per Ponte a Egola sono lì».
Lei vive a Montenero, paese noto per il santuario alla Madonna. Qual è il suo rapporto con la religione?
«Nonostante il mio nome di battesimo sono ateo. Però ho rispetto per tutte le religioni che non offendono gli altri ma che vengono praticate nel rispetto delle idee altrui».
Nei giorni scorsi è stata danneggiata la statua della Madonna di San Romano, zona che lei ormai conosce bene da quando allena il Tuttocuoio.
«Sono episodi che vanno condannati e che francamente non capisco. Mi piacerebbe sapere cosa spinge a compiere questi atti. Nei casi di cui abbiamo parlato prima vorrei anche conoscere i motivi dell’odio verso l’occidente e qual è il vero obiettivo finale».
Sappiamo che lei è molto impegnato nel sociale e che aiuta i bisognosi.
«Sì, ma sono cose che preferisco tenere per me. Queste azioni vanno fatte e basta, non pubblicizzate».
Qual è il suo piatto preferito?
«(ride) Faccio prima a dirle cosa è che non mi piace: i cetrioli. Purtroppo i piatti mi piacciono tutti, soprattutto il risotto alla parmigiana».
Lucarelli e la musica.
«Ne ascolto di qualsiasi genere, dagli anni ‘80 in poi. Renato Zero e Vasco Rossi sono i miei cantanti più gettonati».
A proposito, con lei al Tuttocuoio c’è un altro pezzo di storia amaranto: Igor Protti. Le giriamo la domanda che rivolgemmo a lui: è più simpatico ora come direttore sportivo o da giocatore?
«Come direttore, perché quando giocava non aveva un carattere facile. Anche se con lui sono andato sempre d’accordo. L’amore per il Livorno ci ha sempre uniti».