Ferrari, ultimo sprint Il saluto al Silenzio

Si conclude il maxi evento allestito nel cuore del teatro per presentare il nuovo modello. Uno show di grande livello

LAJATICO

C’è chi ha attraversato l’Oceano per vedere e toccare la nuovissima Ferrari Purosangue, presentata in anteprima mondiale martedì nell’affascinante cornice del Teatro del Silenzio di Lajatico. Con la serata di ieri si è chiusa una quattro giorni che ha visto il piccolo borgo che ha dato i natali al grande maestro Andrea Bocelli invaso da amanti dei motori provenienti da tutto il mondo.

Circa 2.000 persone gli invitati dalla Casa di Maranello che hanno assistito agli eventi organizzati attorno alla Purosangue, la prima auto a ruote alte della Ferrari. Eventi esclusivi, super blindati e top secret con musica, cene e intrattenimento. Per accedervi occorreva l’invito che veniva ritirato al punto di registrazione organizzato a La Sterza, dove gli invitati lasciavano la loro supercar per essere accompagnati con pulmini, rigorosamente a vetri oscurati, fino al magico Teatro del Silenzio. Sono arrivati a Lajatico da tutto il mondo, soprattutto dagli Stati Uniti, primo mercato della Ferrari, e poi da tutti i Paesi europei oltre ovviamente agli appassionati e clienti italiani.

Si è invece fatta notare l’assenza dei clienti cinesi, ancora bloccati all’interno dei propri confini a causa della pandemia. Sul crinale delle colline toscane, dove sorge il Teatro del Silenzio è stata costruita, dove per i concerti viene allestita la platea, una grande astronave rossa che per tutta la settimana ha cullato i primi modelli della Purosangue pronti per essere esportati in tutto il mondo. Insomma una settimana di grande ricchezza, in tutti i sensi, per il territorio con gli alberghi e bed and breakfast che sono andati esauriti, i locali che hanno lavorato molto così come il resto delle attività. Un importante valore aggiunto soprattutto in un momento in cui solitamente la stagione turistica allenta la morsa.

Lo show è finito e gli attori se ne vanno ma Lajatico continua ad incantare e a far parlare di sé, della sua bellezza. E adesso non solo attraverso la musica ma anche grazie ai motori, alle quattro ruote del Cavallino, mito e orgoglio tutto italiano, che tra le nostre colline ha trovato casa e accoglienza in questi quattro giorni.

Luca Bongianni