di Luca Bongianni
Non si presenterà nessuno questa mattina all’asta dell’ex Villa Piaggio. Il primo tentativo di vendita che prevedeva l’alienazione di immobili, terreni e il plesso immobiliare denominato Ex Villa Piaggio di via Alcide De Gasperi, quindi il parco Gemma e l’ex scuola dell’infanzia De Gasperini per 1.800.000 euro, è andato deserto. Alle 12 di ieri, termine ultimo per le eventuali presentazioni, non sono pervenute offerte per questa asta pubblica indetta dal Comune che tanto sta facendo discutere. E così, dopo che il primo incanto è andato deserto, la volontà dell’amministrazione comunale adesso è quella di spacchettare la prossima asta in due lotti funzionali: il corpo di fabbrica della Villa e il fabbricato dell’attuale scuola dell’infanzia.
Resterà fuori l’area del parco Gemma che viene stralciata e resterà di proprietà comunale. "Ma, anche alla luce della discussione che si è sviluppata in città, è necessario precisare che la zona sarebbe comunque rimasta di fruizione e destinazione aperta al pubblico in ogni caso – fanno sapere da Palazzo Stefanelli –. La strategia dell’amministrazione, vista la particolare configurazione della struttura e la tipologia delle aree pertinenziali, era stata infatti quella di esperire un primo tentativo di asta omnicomprensivo dei fabbricati e dei terreni anche al fine di sondare, rispetto allo spettro delle possibilità offerte dal mercato, un valore complessivo connesso ad una perizia unitaria. L’obiettivo dichiarato di questo primo passaggio è stato quello di non lasciare intentata la strada della valorizzazione di un compendio per certi versi caratteristico ed unico nel suo genere. Adesso si riparte dall’inizio con i due lotti separati, con una nuova asta che sarà bandita con i tempi necessari per il nuovo procedimento".
Al tentativo di alienazione di questo compendio ma in particolare del parco Gemma si era opposta la politica, con una mozione del Gruppo Presidio Civico e della Lega e la richiesta di un consiglio comunale aperto straordinario sottoscritta da tutti i gruppi di minoranza, ma anche alcuni residenti. Era nato infatti il Comitato Proteggiamo il Parco Gemma. "Vogliamo che il parco venga tolto ufficialmente dal piano delle alienazioni del Comune – dice Roberta Minneci, una dei portavoce del Comitato –. Il parco deve restare pubblico. Purtroppo questo Comune non è verde ma è al verde fino al punto di mettere in vendita un parco della città. Questo rischio deve essere scongiurato anche in futuro, continueremo a monitorare l’evolversi della situazione".