
L’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci interviene su. l Regolamento Ue anti deforestazione (foto d’archivio)
Il Regolamento Ue anti deforestazione, è noto, preoccupa fortemente il mondo conciario. In campo, a sostegno del comparto, anche l’europarlamentare della Lega Roberto Vannacci. "Ho presentato un’interrogazione scritta alla Commissione Europea per chiedere una revisione del Regolamento – dice Vannacci –. Le nuove regole impongono obblighi troppo gravosi al settore conciario, uno dei comparti chiave della manifattura italiana ed europea. Il regolamento estende requisiti di tracciabilità e geolocalizzazione alle pelli bovine, trattandole come se fossero una causa diretta di deforestazione. Ma il cuoio è un sottoprodotto dell’industria alimentare, non una causa primaria di disboscamento".
"Ogni lotto di pelli dovrà avere una dichiarazione di due diligence, caricata su sistemi informatici dell’Ue, con piena responsabilità per chi importa o commercia – aggiunge Vannacci –. Questo anche se i dati arrivano da fornitori privi di sistemi affidabili. Ci sono poi zone grigie non chiarite: il trattamento delle pelli di animali nati prima dell’applicazione del regolamento, il ruolo dei sottoprodotti e l’ambiguità su specie come i bufali".
"Tutto questo rischia di penalizzare le imprese europee, spingendole a rifornirsi da Paesi extra-Ue con norme più leggere, vanificando l’obiettivo ambientale della legge – conclude Vannacci –. Ho chiesto alla Commissione se intende introdurre deroghe procedurali per salvaguardare la competitività delle nostre imprese e impedire nuove delocalizzazioni. In alternativa, ho chiesto se prevede di estendere gli stessi obblighi anche ai prodotti finiti, spesso importati senza controlli equivalenti. Difendere l’ambiente è giusto, ma senza distruggere interi settori industriali strategici".
C. B.