E’ morto a 73 anni don Simon Scappò dagli eccidi in Ruanda E’ stato in molte parrocchie

Aveva 73 anni e nel suo Paese natale aveva vissuto la lunga e tragica esperienza degli eccidi . Negli ultimi tempi era cappellano alla Rsa di Orentano: oggi le esequie presiedute dal vescovo.

E’ morto a 73 anni don Simon  Scappò dagli eccidi in Ruanda  E’ stato in molte parrocchie

E’ morto a 73 anni don Simon Scappò dagli eccidi in Ruanda E’ stato in molte parrocchie

Era conosciuto e molto amato don Simon Habyalimana (nella foto), morto a 73 anni a Orentano. Era nato a Kiliba in Rwanda il 27 febbraio 1950 e venne ordinato sacerdote a 25 anni il 3 agosto 1975. Don Simon, da tempo, era ospite della Rsa “Madonna del Rosario” di Orentano, dove svolgeva anche servizio come capellano.

La salma è esposta nella cappella della Casa di Riposo di Orentano. Le esequie, presiedute dal vescovo Giovanni Paccosi, si terranno oggi alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire che è proprio prospiciente alla stessa Rsa. Don Simon era giunto in Italia dopo aver vissuto la tragica esperienza degli eccidi in Ruanda (a metà anni Novanta) e dei campi profughi in Zaire. Della tragedia del suo Paese natale aveva parlato a lungo difendendo l’impegno della chiesa cattolica e dei sacerdoti. "È stata una guerra imposta dall’esterno, cioè dal Fronte Patriottico Ruandese che dall’Uganda aveva invaso il Rwanda facendo più di un milione di profughi – aveva scritto dfon Simon alle soglie degli anni Duemila –. Unica salvezza quindi la fuga, l’abbandono della propria terra, delle proprie cose, altrimenti il fronte avrebbe ucciso gli intellettuali e gli operatori economici per soggiogare la massa priva di istruzione. In questo senso erano perseguitati soprattutto i sacerdoti cattolici. Infatti – ricordava – sono stati uccisi 4 vescovi e oltre 100 sacerdoti, religiosi e religiose. Dal ‘90 al ‘98 questi massacri furono continuamente operati dal regime". Molti sacerdoti furono calunniati e imprigionati dal regime, infine vennero anche assolti perché riconosciuti innocenti.

Così anche don Simon fu costretto a scappare e e arrivo nella diocesi di San Miniato dove aveva avuto contatti fin dai tempi degli studi romani, quando era ancora giovane sacerdote. Possedeva titoli accademici di Patristica e oltre alle lingue antiche e bibliche padroneggiava un certo numero di lingue moderne. Don Simone ha prestato servizio anche a San Miniato Basso, Staffoli, e San Miniato.

Carlo Baroni