
Pur con la paura ancora addosso, appena ha trovato un attimo di serenità, stretta nell’amore di una bella famiglia, unita e forte, Rosanna si è messa scrivere, di getto e di pugno. Ha preso carta e penna, per consegnare a La Nazione un scritto in cui dice tanti grazie e lancia un appello a tutte le donne: "Denunciate, quando avete anche il minimo segnale di violenza". Non importa se lui sia già arrivato alle mani oppure no: la violenza, si sa, è anche verbale, è psicologica. Non è fatta solo di cazzotti e pedate, quando si arriva a quelli, infatti, potrebbe già essere tardi.
Rosanna Calistro, 57 anni, è la donna che è stata accoltellata dall’uomo con cui aveva interrotto la frequentazione: il 14 ottobre scorso Rosanna fu aggredita sotto casa, in via De Nicola, da Valerio Spinelli, 46 anni (ora in carcere per tentato omicidio), bagnino di Livorno che la lasciò agonizzante sul marciapiede. Neanche un mese prima l’aveva picchiata. Due coltellate: una micidiale alla gola. "Ringrazio tutta la comunità di Pontedera che ha avuto un pensiero per me – si legge –, Don Giorgio ed i suoi parrocchiani, gli ultras del Pontedera calcio per lo striscione che mi hanno dedicato, il vicinato, amici e conoscenti, mamme della scuola del mio bambino che sono state vicino alla mia famiglia anche con semplici messaggi". "Un ringraziamento particolare a chi mi ha salvato la vita – scrive Rosanna –: la signora Franca e la volontaria che si trovava nel suo negozio che mi hanno tempestivamente tamponato la ferita ed attivato i soccorsi. Grazie alla Misericordia di Pontedera ed al medico a bordo, i cittadini che hanno collaborato alle indagini con le testimonianze, le forze dell’ordine tutte, lo staff dell’ospedale e l’equipe medica che mi ha operato, il personale che mi ha assistito nei reparti in cui sono stata ricoverata". E’ una lista carica di significato, quella di Rosanna. "Grazie al sindaco Franconi che ha consegnato l’encomio ai carabinieri, il tenente colonnello Carmine Gesualdo ed il brigadiere Marco Pagano per l’arresto tempestivo – . Grazie al Commissariato di polizia comandato dal dottor Luigi Fezza per le indagini svolte e gli accertamenti della scientifica. Ringrazio soprattutto mia cugina Giuseppina che mi è stata vicina e continua a prodigarsi per aiutarmi in tutto il percorso che dovrò affrontare, attivato dal codice rosa".
Il grazie di Rosanna, ovviamente, abbraccia tutta la famiglia: "la sorella, i genitori – dice – e il mio ex marito che è immediatamente corso, mi è stato vicino dal primo istante ed è stato a fianco di nostro figlio". Per tenerlo lontano dall’orrore che era piombato sulla vita della mamma. Viva davvero per un soffio. E ora pronta ad affrontare una nuova vita.
Carlo Baroni