
Don Massimiliano: "Grazie Pontedera"
Un saluto dolceamaro quello che Pontedera ha riservato a don Massimiliano Garibaldi, il giovane parroco arrivato nella città della Vespa ad ottobre del 2017 e che adesso proseguirà il suo servizio nella parrocchia di Riglione Oratoio. Don Massimiliano ci aveva messo pochissimo ad entrare nel cuore dei pontederesi, per la sua giovane età e per quel suo modo sincero e diretto di parlare ai giovani. Ieri mattina, nella sala consigliare del Comune, il sindaco gli ha consegnato una targa di ringraziamento. "Come quando recentemente abbiamo salutato padre Mosè, è una grande emozione fare lo stesso con don Massimiliano – ha detto il vicesindaco Alessandro Puccinelli – il momento che più ci ha segnato in questi è stata la pandemia. In quei giorni confrontavamo spesso per capire cosa fare e come farlo. Ci sentiamo fratelli in questo, è stato un piacere collaborare con te". E quindi il saluto dolceamaro. Amaro perché il lavoro svolto da don Massimiliano in questa città è stato davvero tanto e probabilmente insostituibile, dolce perché per lui si aprono le porte di una nuova esperienza che rappresenta la giusta gratificazione. "Quando il vescovo mi ha dato la notizia mi ha lasciato spiazzato – ha detto don Piero – gli ho detto "ma io rimango a piedi" e lui mi ha assicurato che avrebbe mandato qualcuno. Poi gli ho subito detto che ero contento, perché è giusto così, quando uno è viceparroco è destinato a continuare il suo percorso di crescita. Ma il mio cuore è addolorato perché il lavoro che don Massimiliano ha fatto con i giovani è stato davvero tanto e importante. Io di questi giovani sono il nonno, ma ci sono dei bravi animatori che continueranno il percorso".
Ai saluti si è aggiunto anche don Angelo e il sindaco Matteo Franconi che ha sottolineato l’importanza di ascoltare i giovani. "Devo solo dire grazie a questa città che mi ha accolto e mi ha fatto sentire a casa – il saluto di don Massimiliano – ho trovato una realtà non solo parrocchiale ma una comunità animata da grande energia, con un tessuto associativo forte e lo abbiamo visto per le celebrazioni di San Faustino. Ho tanti ricordi e affetti qua, mi porterò Pontedera nel cuore. Qui ho creato una base solida dalla quale ripartire con gioia e serenità nella mia prossima avventura".
Luca Bongianni