I trasporti tra crisi e nuovi scenari. "Ora la politica inizi ad ascoltarci"

Assotir convoca per sabato i rappresentanti di tutte le liste in corsa alle prossime elezioni per un confronto

Assotir

Assotir

Santa Croce (Pisa), 8 settembre 2022 - Il mondo dei trasporti è vitale per il Paese. La pandemia l’ha dimostrato. Ma soffre tante criticità. Questioni annose, dalla mancanza delle infrastrutture alle problematiche della rete viaria (le condizioni della Fi-Pi-Li parlano da sole), la crisi del ricambio generazionale (solo in Toscana mancano 1000 autisti). Se si fermano gli autotrasporti si ferma il Paese. Assotir ha colto l’occasione delle elezioni del prossimo 25 settembre per riunire allo steso tavolo tutti gli attori della politica – i rappresentanti delle liste in corsa – per esporre le urgenze e lanciare un a grido di aiuto. A una politica che, secondo l’organizzazioni, è "sorda davanti a questioni serie per il futuro del territorio, della Toscana e dell’Italia". L’appuntamento è per sabato mattina alle 9, nella sede di Assotir Toscana nei locali del Gruppo Valiani di Santa Croce. In particolare, sono stati invitati i capolista per il collegio unico plurinominale del Senato per la Toscana. Sul tavolo autentiche emergenze, illustratre da Maurizio Bandecchi, coordinatore Assotir Toscana.

"I costi sono in continuo aumento a partire dal carburante e per acquisto e mantenimento dei mezzi – spiega –Bandecchi – . Il potere contrattuale è invece vanificato da un quadro normativo che non garantisce le imprese che hanno i mezzi e gli autisti per svolgere i servizi di trasporto, ma premiano intermediari e committenza". Ma non solo: "Le pressioni al ribasso delle tariffe di trasporto sono causate da fenomeni crescenti di dumping sociale, di concorrenza sleale da parte di vettori esteri e di imprese che non rispettano le regole a partire dall’inquadramento del personale – prosegue –. Lo scenario internazionale crea turbolenza sui mercati dell’energia e delle materie prime e conseguenti forti incertezze nelle decisioni operative di tutti i giorni e non solo per la filiera del traporto merci". Tutte tematiche complesse che rappresentano una sfida difficile per il Paese, per le imprese, i lavoratori e le loro famiglie, "e conseguentemente anche per chi si candida a rappresentarlo in Parlamento". La discussione avverrà su tre livelli. Lo sceaario internazionale: tra guerra e pendemia i costi eenrgetici sono alle stelle con le conseguenze economiche drammatiche che stanno arrivando, a cascata, sulla vita degli italiani.

La riforma del settore per la quale Assotir ha elaborato quattro proposte che toccano punti chiave: l’introduzione di una nuova disciplina della subvezione, la reintroduzione dei costi minimi obbligatori per legge al fine di porre un argine alla rincorsa al massimo ribasso, il rafforzamento della legge riguardante i tempi di pagamento, l’introduzione di una nuova disciplina per rafforzare il sistema di accertamento e pagamento delle attese al carico e allo scarico delle merci. E infine un quadro locale, ma non ultimo per importanza: da un lato il tema della legalità, e dall’altro lato "ci sono costi indiretti, provocati da infrastrutture non adeguate ai volumi di traffico, su cui pesano anche le minacce di ulteriori forme di pagamento come anticipato da fonti ufficiali della stessa Regione Toscana – ha detto "Bandecchi – e numerose strade regionali e locali inutilizzabili dal trasporto merci per la presenza di divieti di circolazione ai mezzi pesanti". Insomma il mondo dei trasporti chiede fatti e non parole, impegni e non promesse "ad una politicha che fino ad oggi ha solo finto di ascoltarci", ha concluso Maurizio Battistoni di Assotir Fi-Po-Pt.