REDAZIONE PONTEDERA

Costi troppo alti, la Rsa è a rischio "Difficile reggere la concorrenza"

Santa Chiara, l’allarme lanciato dai sindacati Rsu e Cgil: i lavoratori verso lo stato di agitazione "Tante famiglie dell’Alta Valdicecina scelgono di spendere il voucher fuori zona. Alta preoccupazione".

L’assemblea dei lavoratori della Rsa Santa Chiara marcia verso lo stato di agitazione: è quanto comunicano le Rsu aziendali e la Funzione Pubblica della Cgil, a seguito di un summit con il cda della Rsa e il sindaco Giacomo Santi. Le questioni, messe in fila dal sindacato, scottano: "Nell’incontro sindacale il cda e il sindaco hanno riconfermato le criticità legate all’insostenibilità dei costi della struttura e alla mancanza di risorse fresche da destinare a investimenti sul servizio – è il primo punto messo in chiaro da Rsu e Cgil - Sono in corso verifiche per l’accesso ai finanziamenti del Pnrr e contatti con l’Asl per riportare alla Rsa due posti letto di cure intermedie. Contestualmente sul territorio limitrofo si assiste ad uno sviluppo importante di nuove Rsa concepite con criteri più moderni e in alcuni casi con costi e qualità per cui Santa Chiara non regge la concorrenza. Questa situazione porta le famiglie dell’Alta Valdicecina a scegliere di spendere il voucher fuori zona. Con la Rsa che ha posti disponibili, senza liste di attesa".

Una situazione finanziariamente precaria, che recentemente ha determinato anche la necessità di incrementare la retta agli ospiti. "Nonostante il cda e il sindaco abbiano espresso la volontà e l’impegno al mantenimento del servizio a Volterra, hanno riconfermato il blocco delle assunzioni di personale pubblico e una profonda incertezza nella conferma dei contratti a tempo determinato ed interinale che attualmente supportano il personale dipendente dell’ente – è un altro aspetto che emerge dall’analisi sindacale - In merito a quanto riferito dal cda e dal sindaco, l’assemblea del personale esprime profonda delusione perché come già avvenuto nelle precedenti legislature, ci si limita a fare solo analisi del passato e a attribuire responsabilità alle gestioni precedenti. Si riconferma la mancanza di progettualità oltre il servizio di Rsa che, per motivi del mercato, da tempo non risulta più un servizio competitivo".

"Il recente bando di gara – continuano i sindacati – , fatto al massimo ribasso e che ha visto la partecipazione di un unico soggetto, poi aggiudicatario, è stato improntato esclusivamente a una contrazione dei costi, scaricando le conseguenze sul peggioramento della qualità del servizio e sulle condizioni di lavoro. Quindi anche se non espressamente dichiarato, dalle informazioni acquisite e dai fatti, appare inequivocabile un dato: si sta tracciando un percorso abbastanza veloce di completa privatizzazione della gestione del servizio. Altra preoccupazione - concludono i sindacati - è data dalla disattenzione del cda e del Comune, volta a cercare opportunità e percorsi di garanzia finalizzati al mantenimento dello status di dipendenti pubblici".

I.P.