
Guardia di Finanza
San Miniato, 7 febbraio 2020 - La maxi indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Prato, che si è conclusa con l’arresto di 12 persone accusate di riciclaggio in favore di un clan di Cosa Nostra, ha visto perquisizioni anche in provincia di Pisa, tra Valdera e Valdarno per un filone «secondario della vicenda».
Si trattrerebbe di aziende, si apprende, con un ruolo estraneo all’associazione a delinquere. Tuttavia gli amministratori sono accusati di aver utilizzato false fatture emesse da altri soggetti e per questo sono stati indagati. Le fiamme gialle, si apprende, hanno visitato, tra varie aziende di tutta la Toscana, un ufficio a Calcinaia della C.B. Pallets, società in liquidazione a Palermo, la Toscana Pallets di Bientina e la Tp Srl.
Tra le aziende che hanno subito le perquizioni ci sono anche Pallets Bertini srl e Pallets Bertini Group srl. Quest’ultima fa riferimento a Gianluca Bertini, assessore al bilancio (del Pd) del Comune di San Miniato. E il sindaco di San Miniato Simone Giglioli ha preso immediatamente la parola, anche in considerazione del fatto che Bertini è l’assessore anziano della giunta (al terzo mandato) ed è stato segretario comunale dei Democratici. «Ripongo piena fiducia nell’assessore Bertini e nell’operato della magistratura, sono convinto che sulla vicenda sarà fatta la massima chiarezza», dice Giglioli. L’accusa sarebbe quella di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti : niente a che vedere con il gruppo criminale finito al centro delle indagini, al quale viene invece contenstato il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso.
«L’indagine ha un ampio spettro che interessa tutte le principali aziende toscane di pallets e quella del Bertini è tra le maggiori non solo su questo territorio ma in ambito regionale – precisa ancora il sindaco -. Sono sicuro che Gianluca Bertini e la sua azienda siano estranei ai fatti contestati. Insieme alla giunta saremo al fianco dell’assessore, certi che la giustizia, una volta fatto il suo corso in tempi rapidi, farà piena luce sulla vicenda». Sulla vicenda prende la parola anche la Lega. «Mi sento di dire che fino a prova contraria se uno non è condannato è innocente – spiega Giovanni Pasqualino, commissario Lega San Miniato –. Sicuramente non apprezzo l’operato politico amministrativo che porta avanti all’interno del Comune di San Miniato ma dobbiamo comunque aspettare la fine delle indagini, non possiamo sostituirci alla magistratura».