Colline e geotermia a “Gente di Macchia“

Il programma racconta la vita del territorio, della natura e delle persone che li abitano

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Anche la geotermia toscana sarà tra i protagonisti di ‘Gente di Macchia’, rassegna televisiva che si snoda in una sorta di viaggio alla scoperta dei territorio attraverso le storie di uomini e donne che queste terre le vivono, le amano, le animano. E’ una zona che oggi appare in larga parte dominata dalla natura, con i piccoli centri abitati circondati da boschi, che negli anni hanno ricoperto soprattutto le zone più a ridosso delle cime montuose o collinari. Un territorio raccontato dal documentario ‘Gente di macchia’, di Gianfranco Anzini, in onda domani su Rai 3 alle 10. La presenza dell’uomo si è ridotta: l’antica vita rurale e l’agricoltura di collina e di montagna sono state quasi completamente abbandonate, e questo spopolamento ha coinciso anche con la fine dell’attività estrattiva delle miniere. Un’attività millenaria, iniziata con gli etruschi, proseguita dai romani, e poi lungo il Medioevo fino ai giorni nostri, alle ultime miniere chiuse pochi decenni fa. Dal ricco sottosuolo delle colline metallifere si estrae però ancora una ricchezza naturale: i vapori geotermici. Fabio Sartori, dipendente Enel Green Power andato in pensione il primo luglio scorso, fotografa siti minerari e impianti da anni, e ha maturato una tale bravura da aver vinto l’anno scorso 60 concorsi di fotografia naturalistica. In più, con quegli stessi vapori geotermici Chiara ed Edo da qualche anno producono birra, nell’unico birrificio del mondo in cui la lavorazione avviene sfruttando l’energia geotermica. Di questa lunga storia, mineraria e contadina, rimangono oggi i piccoli borghi incastonati nella ‘macchia’, come viene chiamato il bosco. ‘Gente di Macchia’ fa parte della serie “Di là dal fiume e tra gli alberi“, un titolo hemingwayano per un programma coprodotto da Rai3 e Rai5.