Cavalli morti, Italian Horse Protection lascia la sede di Volterra. "Animali in pericolo"

ll presidente Sonny Richichi: "Non sappiamo se i nostri cavalli siano stati uccisi o se invece il motivo sia da ricercare in fattori ambientali"

Sonny Richichi, presidente della onlus Italian Horse Protection

Sonny Richichi, presidente della onlus Italian Horse Protection

Volterra, 20 gennaio 2021 - Italian Horse Protection lascia la sede di Volterra, dove si trova anche il centro di recupero per equidi maltrattati, e lancia un appello a privati e istituzioni per trovare un luogo idoneo ad ospitarla. Lo rende noto l'associazione stessa precisando che «valuterà ogni ipotesi (comodato, affitto, acquisto), per terreni ed edifici per trasferirvi sede operativa e Centro di recupero, riconosciuto nel 2009 dal ministero della Salute, di animali maltrattati sottoposti a sequestro giudiziario».

La decisione è stata presa dopo la lunga scia di cavalli morti, 19 decessi in due anni, ancora senza spiegazione scientifica. «La mancanza di risposte certe - dice il presidente di Ihp, Sonny Richichi - sulla causa delle morti ci ha spinti a tentare il tutto per tutto: non sappiamo se i nostri cavalli siano stati uccisi o se invece il motivo sia da ricercare in fattori ambientali. Quello che è certo è che la gestione degli animali in questa situazione non è più sostenibile, né per le forze dello staff né per i cavalli stessi che così non godono del pieno benessere al quale hanno diritto: da troppo tempo ormai siamo costretti a confinarli in spazi ristretti, per la paura che gli episodi possano ripetersi».