Caso terre cimiteriali. Il dibattito in Regione

Scandalo a Pontedera: il Movimento 5 Stelle presenta un'interrogazione regionale per chiarire le responsabilità sullo smaltimento illecito delle terre cimiteriali, con rischio per la salute pubblica.

Continua a far discure il caso delle terre cimiteriali sparse in terreni privati. Uno scandalo che se confermato, potrebbe portare a un terremoto. Tutto è nato da una lettera di dimissioni di un dipendente comunale di Pontedera che ha puntato il dito, a suo dire, sull’illecito smaltimento delle terre cimiteriali. Caso che ha già animato anche la politica pontederese.

Ora a intervenire è il Movimento 5 stelle e allarga il dibattito a livello regionale. "Quello che è accaduto a Pontedera, in relazione alla vicenda dello sversamento di terre cimiteriali in aree adibite ad attività sportive, e che secondo fonti di stampa a spinto il geometra che ha denunciato il fatto alle dimissioni, è un fatto degno di attenzione perché evidenzia - oltre che un rischio per la salute pubblica - una fonte di incertezza sull’efficacia del controllo pubblico e sulla corretta gestione e smaltimento di questo tipo di rifiuti speciali". Ad affermarlo è Irene Galletti, presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, che annuncia un’interrogazione regionale.

"Se è vero che la gestione dei rifiuti cimiteriali spetta ai Comuni – chiarisce la cinquestelle – è altrettanto vero che la Regione Toscana ha una competenza in termini di controllo. È quindi importante comprendere come questa sia stata e sia esercitata, per evitare di scoprire, come già avvenuto per altre sostanze, la sussistenza di ulteriori casi di condotte non corrispondenti alle prescrizioni, con rischio per la salute umana e per le matrici ambientali. Vogliamo chiarire quali informazioni abbia acquisito la Regione in relazione all’episodio denunciato e quali controlli abbia eseguito sulla gestione, da parte dei diversi Comuni, delle varie tipologie di rifiuti provenienti dai cimiteri".