REDAZIONE PONTEDERA

Cecchi sulle case popolari: «Piccoli problemi di normale amministrazione»

L’assessore alle politiche abitative di Pontedera ribatte alle proteste di alcuni assegnatari di via Martin Luther King

TRASLOCO L’accesso allo sportello d’ascolto dell’Unione al condominio popolare di via Martin Luther King

Pontedera, 20 marzo 2015 - Dopo la nostra inchiesta sui problemi di alcune famiglie trasferitesi al nuovo condominio popolare di via Martin Luther King a Pontedera, arriva la replica dell’assessore alle politiche abitative, Marco Cecchi. «Capisco l’amarezza del signor Mansi, è una brava persona e la sua una bella famiglia. Per anni ha vissuto negli alloggi popolari in via Puccini e a me non sono mai arrivate segnalazioni negative . La legge sulle case popolari però parla chiaro: se per quattro anni di fila si supera come nucleo familiare un tetto reddituale di 28.000 euro convenzionali (con abbattimenti fiscali che arrivano al 40% nel caso dei lavoratori dipendenti) il diritto all’alloggio popolare viene meno. Se cioè in modo stabile la propria situazione reddituale è decisamente migliorata, quell’alloggio deve andare a chi si trova in una situazione economica peggiore. Alla famiglia Mansi abbiamo comunque voluto dare la possibilità di presentare domanda per gli alloggi ad affitto concordato di via King, ed oggi grazie a questa possibilità il nucleo, di 3 persone, si è visto assegnare da Apes un alloggio di 61 mq in classe A+ al costo mensile di circa 250 euro. Certamente nel cambio si è dovuto rinunciare a qualche spazio e a qualche mobile della vecchia casa, ma sul libero mercato non c’erano offerte migliori ed infatti l’alloggio è stato accettato. La stessa identica situazione si è presentata per altri due famiglie sulle 49 che abiteranno l’immobile di via King. Da questi tre nuclei arrivano una serie di piccole segnalazioni che possono essere facilmente risolte (la ringhiera allentata o un raccordo sbagliato tra l’impianto elettrico dell’appartamento e quello della cantina), altre che francamente lasciano il tempo che trovano (gli alloggi non hanno persiane ma tapparelle, quindi è difficile lamentarne l’assenza; gli alloggi sono dotati di tutti gli allacci, sta agli inquilini fare i dovuti raccordi con i mobili di proprietà che vanno a posizionare). Chiunque abbia affrontato un trasloco sa che i piccoli problemi si presentano sempre. Figuriamoci per un immobile di 49 appartamenti! Proprio per questo abbiamo posizionato nelle sale condominiali un punto di ascolto gestito da CasaValdera che serve per raccogliere tutte le segnalazioni, dare le corrette indicazioni sull’uso degli impianti di nuova generazione e fornire corrette e tempestive risposte».