Camilla, creativa coi fili di scarto

La prima collezione presentata tra le vigne di Beconcini Wine

La prima collezione di Camilla Conti, venticinquenne stilista diplomata al Polimoda di Firenze, è ispirata "al rapporto che la donna ha con se stessa e la natura" ed è stata realizzata interamente con fili di scarto del maglificio Matteo Pieracci di Pontedera. Camilla ha presentato le sue creazioni con una sfilata-spettacolo tra i filari di Beconcini Wine, nella splendida campagna di San Miniato. "La bellezza della natura viene ripresa in tutte le tribù indigene ma anche nel mondo greco con varie dee come Afrodite e Demetra – spiega Camilla - Durante la sfilata ho voluto ricreare un’atmosfera di magia attraverso una coreografia creata da me con alcune ballerine". Camilla Conti (nella foto) ha studiato per tanti anni danza alla scuola Artedanza di Arianna Battini a Santa Croce. Esperienza che le è servita per questo suo debutto come creativa.

Quale particolarità ha questa collezione?

"Per realizzarla ho usato solo fili recuperati da scarti di produzione del maglificio Matteo Pieracci e ho coinvolto molte donne per il lavoro a mano, tra cui io stessa. Mi piace l’idea di creare abiti che emozionino ma che nello stesso tempo siano portabili e che diano alla donna una propria personalità".

Per il futuro pensi a un marchio tutto tuo?

"Non ho un brand specifico di riferimento perché ho sempre avuto l’idea di non farmi influenzare dall’esterno ma di avere sempre un’identità mia per realizzare in futuro il mio brand che dovrà essere unico nel suo genere. Preferisco filati che mi trasmettono già in partenza una determinata sensazione che sia inerente al tema della collezione per dare un effetto finale unico. Mi colpiscono filati strani e particolari che mi stimolino un’idea nuova e creativa che trasmetta una ricerca. Per me è molto importante esprimermi in modo artistico. Arrivo dal mondo della danza in cui attraverso il corpo e il movimento si riesce a donare un’emozione a chi ti guarda".

gabriele nuti