Bollette a zero grazie al sole "E assumiamo tre giovani"

La Castellani Vini investe sui pannelli fotovoltaici contro i costi energetici "Una scelta fatta in tempi non sospetti. Ora siamo pronti a partire"

Migration

Uno scorcio dell’azienda di Santa Lucia

di Sarah Esposito

C’è un angolo di Pontedera dove il mondo è di casa, dove si dialoga e si commercia con i paesi più lontani del globo e dove anche le buone abitudini estere vengono accolte. Così succede che mentre la maggior parte delle aziende si ritrova a fare i conti con il rincaro dell’energia a Santa Lucia la Castellani annuncia di aver azzerato la propria bolletta. "Mi definisco un ecologista ante litteram – sorride Roberto Castellani accompagnato dal nipote Tommaso – mi ricordo di essere rimasto sorpreso molti anni fa dalle distese di pale eoliche nei paesi della costa ovest degli Stati Uniti, così quando abbiamo progettato l’espansione del nostro stabilimento di imbottigliamento, qui, a Pontedera, quattro anni fa, abbiamo deciso di ricoprire il tetto di pannelli fotovoltaici che produrranno più energia anche rispetto alle nostre necessità. Lo abbiamo fatto in tempi non sospetti, quando non si parlava ancora di caro bollette o di possibili restrizioni sull’utilizzo dell’energia. Siamo pronti a partire, stiamo aspettando gli ultimi, interminabili, passaggi burocratici". Il tetto del nuovo capannone, cresciuto accanto alla struttura centrale degli anni ’70, è interamente coperto di pannelli fotovoltaici che produrranno, nelle giornate di sole, fino a 420 chilowatt al giorno, sette giorni su sette. Una scelta che ha preceduto la necessità di trovare fonti alternative di energia e che permetterà all’azienda di vini di continuare a imbottigliare e spostare le proprie bottiglie, stampare e attaccare le migliaia di etichette scritte in decine di lingue. Di green, oltre allo sfruttamento della potenza del sole, ci sarà anche un parco che circonda quasi completamente la Castellani. Un giardino che separa i capannoni dalla strada di Patto e riporta il prodotto nel contesto naturale originario. "Abbiamo collegato al nostro progetto di espansione – spiega Tommaso - l’idea di creare un parco agrario per immergere lo stabilimento in un contesto di alberi ed essenze autoctone. Sarà completato nel giro di un paio di autunni e conterà 1500 piante ben curate".

Ma i pannelli solari non sono l’unica novità dell’azienda. "Cerchiamo tre persone da assumere – aggiunge Tommaso –. I requisiti? La conoscenza ottima della lingua inglese e un po’ di esperienza nell’export. Vogliamo potenziare il nostro ufficio commerciale estero. È da sempre la forza del nostro lavoro e crediamo di poter crescere ancora in mercati nuovi. Pensiamo all’America latina o al sud est asiatico, a paesi come Singapore, la Corea del Sud e Taiwan. Da questo angolo di Pontedera partono vini che raggiungono molti paesi del mondo, il 95% della nostra produzione è finalizzato all’esportazione". Un appello a cui i Castellani tengono molto: far crescere quella squadra che ad oggi conta già 45 dipendenti. Una risposta per rimanere al passo con i tempi, per proiettare nel futuro un’azienda iconica del territorio, che nel 2023 compirà 120 anni di storia.