Base militare, cresce il fronte del no. È scontro sindaco-assessore

L’ipotesi, avanzata dal Governatore Giani, porterebbe un indotto economico di 8-10 milioni di euro

Dopo l’annuncio dell’ipotesi della base militare a Pontedera è cresciuto il fronte del no

Dopo l’annuncio dell’ipotesi della base militare a Pontedera è cresciuto il fronte del no

Pontedera, 10 giugno 2022 - Sogno di mezz’estate o ipotesi davvero realizzabile? Intanto la politica e i cittadini si schierano pro o contro l’ipotesi di realizzare a Pontedera una struttura funzionale dedicata al Gruppo intervento speciale del 1° Reggimento Carabinieri paracadutisti "Tuscania" e del Centro cinofili. Una proposta avanzata dal presidente della Regione, Eugenio Giani, come alternativa a quella di Coltano, ormai apparentemente tramontata come confermato ieri dal segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, mentre restano valide le strade che portano a Ospedaletto nell’area ex Expo, alternativa caldeggiata dal sindaco di Pisa Conti o a San Piero.

Per quanto riguarda Pontedera – come detto dal sindaco di Pontedera, Matteo Franconi – si tratterebbe di andare ad occupare due aree per due diverse funzioni: la zona operativa nell’area dell’attuale Tenuta Isabella e quella residenziale e direzionale nel quadrante tra lo svincolo della FiPiLi e l’abitato di Santa Lucia. "Il Pd non demonizza nessun progetto prima di vederlo, tanto più se arriva da un corpo dello Stato – ha detto Francesco Papiani, segretario del Pd di Pontedera –. Quando ci sarà un progetto serio e ufficiale lo valuteremo, al momento resta una suggestione". Tante le voci contrastanti. Chi vede un’opportunità per la città in termini economici (si stima l’arrivo di 2.000/2.500 persone per un indotto economico di 8-10 milioni di euro), in termini di valorizzazione di un territorio con impatto zero e la possibilità di sforare i 30mila abitanti, con i conseguenti benefici economici in termini di contributi statali e regionali. Ma in tanti alzano la voce e dicono ‘no’.

Tra queste voci anche quella dell’assessora al sociale, Carla Cocilova. "Ho aderito fin da subito al movimento contro la costruzione di una base a Coltano – ha detto – condividendo il "né a Coltano né altrove" che ha accompagnato la consapevole protesta. Andrei contro la mia storia umana, politica e professionale se assumessi una posizione diversa. Per questo continuerò a lavorare, condividere e perseguire il progetto e il percorso di mandato di questa amministrazione se, e fintanto che, l’ipotesi uscita sulla stampa rispetto ad un ruolo di Pontedera rimanga una semplice suggestione senza sviluppi concreti". La risposta del primo cittadino non si è fatta attendere. "Non penso che sia giusto a priori, senza nemmeno che quella suggestione diventi un’ipotesi di lavoro, scrivere dei ‘no’ sulla pietra del dibattito. Non dobbiamo confondere i valori irrinunciabili del pacifismo con l’interesse pubblico generale di un paese la cui democrazia ed il cui ruolo internazionale si avvale e si fregia anche del lavoro di professionisti impegnati nell’attività antiterrorismo, nella sicurezza delle rappresentanze diplomatiche a rischio, nelle attività delle forze speciali – ha detto Franconi –. Pontedera è una città delle opportunità e sono certo che saprà scegliere la via migliore".