Atti sessuali su una bambina Dj arrestato mentre si esibisce

Furono gli accadimenti di una serata musicale a portarlo davanti ai giudici del collegio di Pisa. E in una serata musicale, una manciata di ore fa, è stato rintracciato, da personale della Sezione Catturandi della Squadra Mobile di Pisa, e portato in carcere. E’ successo giovedì sera in un locale del senese dove si stava esibendo come dj. Si tratta di un 70enne del Pisano. L’ uomo era ricercato perché deve scontare la pena a 2 anni e mezzo di reclusione, a seguito di una condanna inflittagli dal tribunale di Pisa per i reati di detenzione di materiale pedo pornografico e atti sessuali con minorenne: fatti commessi tra Ponsacco e Casciana Terme nella primavera del 2014. Dopo un passaggio nella Questura senese per la notifica del provvedimento, l’anziano è stato accompagnato dai poliziotti pisani nel carcere di Siena.

Il fatto risale a quasi dieci anni fa. E’ durante una serata a cena allietata dalla musica che tra l’uomo e una bambina figlia di amici, sarebbe accaduto qualcosa. Fu la piccola, poi, a raccontare a casa che quell’uomo l’aveva "toccata" e che poi cercò di farsi palpare nelle parti intime. Sarebbe stato quello - emerse dal processo – il culmine di una strana confidenza tra i due: messaggini "sospetti", contatti telefonici insoliti tra un sessantenne, all’epoca dei fatti, e una bambina; la mano della piccola "avvicinata" alle parti intime dell’anziano. Dagli approfondimenti degli inquirenti, poi arrivati nell’aula del tribunale, emerse anche che l’uomo avrebbe utilizzato il cellulare per mostrare alla piccola – secondo l’accusa – foto delle proprie parti intime.

La rivelazione della minore aprì la strada alle carte bollate. Ne nacque un processo i cui sfilarono tanti testimoni, dai genitori della parte offesa alle maestre di scuola (presero contatto con i genitori quando la piccola dette segnali degni di approfondimento), fino ad un’amica. L’imputato si difese con determinazione dichiarandosi innocente. E dicendo ai giudici che nulla di proibito aveva fatto su quella bambina, l’unico gioco che aveva fatto con lei era stato "staccia buratta", il gioco di tutti i nonni con i nipoti. Ma nel collegio fece breccia il copione accusatorio e gli venne inflitta la condanna. Ora per il 70enne si sono aperte le porte del carcere.

Carlo Baroni