
Le indagini dei carabinieri dopo il tentato colpo al bancomat
Capannoli (Pisa), 3 aprile 2022 - Il «jackpot» è saltato alle 3 di notte grazie all’arrivo dei carabinieri. Una banda di malviventi stava per svuotare il bancomat della filiale di Capannoli della banca Credit Agricole. La tecnica che si apprestavano a mettere a segno era, appunto, quella chiamata "jackpot" perché con tre manovre consente di svuotare, letteralmente, il cassetto dell’erogatore di banconote. In provincia di Pisa era già successo altre due volte. Una di queste all’ufficio postale di Santa Maria a Monte un paio di anni fa.
Come funziona? I ladri fanno due fori sull’esterno del bancomat. In questo modo riescono a sganciare il macchinario che poi spostano verso l’esterno facendo leva con due aste in ferro che infilano sul retro e spingendo in fuori. Una volta spostato il macchinario dell’Atm e fatto posto sulla paste posteriore inseriscono una chiavetta usb contenente un virus e in questo modo mandano in tilt il sistema informatico che gestisce il funzionamento del bancomat. Il macchinario si apre e inizia a erogare tutti i soldi contenuti all’interno fino all’ultima banconota. Senza interruzione. Da qui la denominazione "jackpot".
Alle 3 di ieri notte è scattato l’allarme della filiale di Capannoli della banca Credit Agricole (ex Cassa di Risparmio di San Miniato). Due pattuglie dei carabinieri della stazione di Ponsacco e dell’aliquota radiomobile erano nelle vicinanze grazie al dispositivo messo a punto dal comando della compagnia di Pontedera – guidata dal tenente colonnello Carmine Gesualdo – proprio per reprimere i reati contro le agenzie bancarie. E il dispositivo ha funzionato perché in pochissimo tempo le due pattuglie sono piombate di fronte alla filiale di Capannoli costringendo i ladri a interrompere l’azione criminosa e darsi alla fuga.
I malviventi sono scappati a piedi nei campi. I carabinieri li hanno inseguiti, ma a un certo punto hanno dovuto desistere perché il buio e le condizioni della zona non consentivano di poter raggiungere nessuno dei fuggitivi. È molto probabile che oltre ai tre ci fosse un complice a bordo di un’auto pronto ad avvertire gli altri dell’arrivo dei carabinieri e a scappare se fosse stato portato a termine il colpo. Le indagini dei carabinieri sono in pieno svolgimento per cercare di risalire all’identità dei malviventi. La zona è controllata da telecamere, ma non è semplice perché i tre ladri avevano i volti travisati e coperti.