REDAZIONE LUCCA

Assalto al bancomat nella notte In manette un membro della banda

Hanno cercato di far esplodere lo sportello di via Roma a Porcari: vistisi scoperti, sono fuggiti. I carabinieri si sono lanciati in un inseguimento rocambolesco e alla fine ne hanno catturato uno

L’obiettivo della banda era l’assalto con l’esplosivo al bancomat della BPM di via Roma a Porcari, in pieno centro. Dopo essere stati intercettati, malviventi sono fuggiti lanciando fumogeni e chiodi contro la gazzella dei carabinieri in un inseguimento rocambolesco. Non è la scena di un film ma ciò che è accaduto l’altra notte nella Piana lucchese, con sconfinamento nel territorio di Fucecchio.

Grazie a una brillante operazione in sinergia con la Compagnia di Empoli che ha inviato militari di rinforzo a quelli del Nucleo Radiomobile di Lucca, è finito in manette, in flagranza di reato, un italiano di etnia sinti di 39 anni, residente a Spresiano, in provincia di Treviso per i reati di tentato furto aggravato, detenzione di materie esplodenti, violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Tutto era partito da un cittadino che ha segnato il blitz in corso da parte di tre malviventi con il volto coperto che stavano sventrando il bancomat. I militari, impegnati in uno specifico servizio contro reati predatori nella zona, hanno intercettato una Jaguar XF con i malviventi a bordo in località "Turchetto" e l’hanno inseguita ad elevatissima velocità per circa 25 chilometri, transitando dal Comune di Altopascio e da località Galleno, prima nel Comune di Castelfranco di Sotto, fino a giungere successivamente in via Fornaci, a Fucecchio.

Durante l’inseguimento, i fuggitivi hanno lanciato fumogeni e chiodi a quattro punte tipo "rampino", alcuni dei quali hanno colpito il parabrezza della “gazzella“. Nel territorio del Comune di Fucecchio i fuggitivi hanno poi abbandonato l’auto fuggendo a piedi, in direzioni diverse, sempre braccati dai militari dell’Arma che alla fine sono riusciti a bloccarne uno, arrestandolo. La successiva perquisizione ha consentito di sequestrare vari attrezzi da scasso e due dispositivi chiamati in gergo "marmotte", armate di esplosivo e che verosimilmente i banditi avrebbero voluto utilizzare per far saltare la cassa dello sportello automatico della filiale BPM di Porcari, l’ex Cassa di Risparmio di Lucca.

Sul posto sono intervenuti anche gli artificieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Firenze, che hanno messo in sicurezza gli ordigni. Il trentanovenne fermato è comparso davanti al Tribunale di Firenze: il giudice ha convalidato l’arresto, rinviando il processo al 12 maggio. Disposta la custodia cautelare in carcere. Continuano comunque le indagini per arrivare all’identificazione degli altri due complici.

Massimo Stefanini