REDAZIONE PONTEDERA

Aspettare, aggredire, ripartire. Granata: si vince in tre mosse

La strategia con cui il Pontedera ha battuto domenica la Juventus Next Gen. Analizziamo le varie fasi della partita. E domani trasferta di Coppa a Novara.

Aspettare, aggredire, ripartire. Granata: si vince in tre mosse

Aspettare, aggredire per chiudere i varchi e ripartire attaccando la profondità. Con questa strategia il Pontedera è riuscito a battere domenica la Juventus Next Gen, squadra di talenti destinati ad un illustre futuro. A decidere, come noto, è stata la rete del ventenne Gabriele Selleri (10° pt), per un 1-0 che è valso il quarto clean sheet nelle ultime cinque partite. Tre sono state le fasi principali che hanno scandito il successo sui baby bianconeri da parte dei granata, attesi domani dalla trasferta di Coppa a Novara e impegnati a Ferrara domenica alle 20,45 e non più lunedì come previsto (è stata la Spal a chiedere l’anticipo perché altrimenti avrebbe avuto diversi giocatori impegnati con le varie nazionali)

PRIMA FASE 1°-45° minuto

La strategia di gara scelta da Canzi è stata chiara: pressare la Juve fin dalla rimessa del portiere, ma nel momento in cui i bianconeri sviluppavano il loro gioco, aspettarli per chiudere gli spazi tenendo la squadra corta e marcando a uomo in difesa, con Espeche su Mbangula, Martinelli su Guerra e Calvani su Comenencia. Se da una parte il Pontedera ha attaccato col 3-4-2-1, dall’altra ha difeso contrapponendosi uomo su uomo al 3-5-2 ospite e posizionandosi in sostanza con un 4-2-3-1 con Ignacchiti su Hasa e Catanese su Palumbo. Un atteggiamento che ha permesso ai granata di non subire, stando corti e recuperando il pallone, attuando così una strategia che contro altre squadre aveva già pagato. E se il gol è nato da un attacco in profondità (lancio lungo di Espeche), quindi da un’azione studiata, non casuale, Stancampiano invece ha dovuto compiere un solo intervento significativo, su Hasa (38°).

SECONDA FASE 46°-69° minuto

Nella ripresa, con i cambi, la Juve ha messo qualità anche nel modo di giocare e si è presentata col 3-4-3. Modifica alla quale il Pontedera si è adattato, mettendosi a specchio, con Catanese su Hasa, Ignacchiti su Comenencia e Calvani sul nuovo entrato, Anghelé. Nonostante questo è sempre riuscito a gestire la palla senza correre pericoli. TERZA FASE 70°-95° minuto

Gli ulteriori cambi fatti da Brambilla, passato al 3-2-5, hanno caratterizzato una maggiore produzione da parte della Juve in questa fase e di conseguenza è stato un finale più sofferto per i granata, andati al 3-5-2 con l’ingresso di Provenzano (45°). Il Pontedera però ha difeso con le unghie e i denti l’1-0, dimostrando una efficace filosofia di gioco non solo offensiva, ma anche difensiva, che ha permesso di subire un solo gol nelle ultime 5 partite. E, d’altronde, si sapeva, non era pensabile battere una squadra di elevato tasso tecnico come la Juventus Next Gen senza soffrire, ma Espeche e compagni hanno opposto la tenacia che questa squadra dimostra di avere.

Stefano Lemmi