Arte Michelangelo incontrò il Papa in città

Un capitolo di storia di grande rilevanza è stato tradotto in segni per la nuova cartella istituzionale del Comune di San Miniato

Arte Michelangelo incontrò il Papa in città

Arte Michelangelo incontrò il Papa in città

Un grande capitolo di storia d’Italia e della città nella nuova cartellina del Comune. Al centro dell’opera i fatti del 22 settembre 1533, 490 anni fa esatti, quando Papa Clemente VII fa sosta a San Miniato durante il suo viaggio verso la Francia, dove si sta recando per incontrare il re Francesco I e celebrare il matrimonio del suo secondogenito, Enrico duca di Orleans, con sua nipote Caterina, figlia di Lorenzo de Medici, duca di Urbino, come suggello di nuove alleanze con il Papato e relazioni di famiglia. Qui il Buonarroti gli dà appuntamento e lo incontra dopo essere arrivato da Firenze, per illustrargli il progetto del Giudizio Universale. Una storia affascinante, raccontata da Michelangelo stesso, ai più sconosciuta, che il Comune ha voluto rendere nota dedicandole la nuova cartella istituzionale, un dono che il municipio offre ad ospiti e personaggi illustri e alle coppie che si uniscono in matrimonio. A realizzarla sono stati Lorenzo Fatticcioni, presidente della Fondazione Casa del pittore Dilvo Lotti, insieme all’archivista Laura Guiducci, con il sostegno di Pallets Bertini Group. All’interno della pubblicazione, tradotta in lingua inglese grazie al prezioso contributo della professoressaEjvis Gjata del Cattaneo , una riproduzione dello schizzo complessivo per il Giudizio Universale, realizzato da Michelangelo tra la fine del 1533 e l’inizio del 1534, concesso dalla Casa Buonarroti di Firenze. A presentare la cartella sono stati il sindaco Simone Giglioli e l’assessore alla cultura Loredano Arzilli, alla presenza del vescovo Giovanni Paccosi e del preside del Cattaneo Salvatore Picerno.

"San Miniato vanta una storia ricca di avvenimenti importanti, che spesso hanno inciso in maniera significativa negli eventi locali e nazionali. Illustri personaggi sono passati da qui, come gli Imperatori Federico II e Napoleone, che hanno lasciato segni tangibili della loro presenza e hanno attinto alla cultura del nostro territorio, fino ai legami che si perdono tra mito e realtà, come quello con Matilde di Canossa - dichiarano gli amministratori -. Ma questo episodio molto importante e storicamente documentato, ci inorgoglisce e non poco. Di certo sappiamo che l’incontro tra Michelangelo e il Papa c’è stato, perché è lui a scriverlo". E ora è tradotto in arte.