Aree geotermiche, Roma boccia la Regione Toscana

Il consiglio dei ministri blocca le scelte di Firenze sulle zone di “coltivazione“

VALDICECINA

Da Roma si materializza il colpo di scena: il consiglio dei ministri, su indicazione del ministro per gli affari regionali Francesco Boccia, ha deliberato l’impugnativa della legge della Regione Toscana numero 73 del 24 luglio scorso riguardo le Ani (aree non idonee alla coltivazione geotermica), ossia riguardo le "disposizioni in materia di occupazioni del demanio idrico da parte dei gestori del servizio idrico integrato e in materia di geotermia", in quanto l’articolo 2, che reca la disciplina delle aree non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia geotermica, si pone in contrasto con l’articolo 117 (secondo comma, lettera s), della Costituzione, che attribuisce allo Stato la potestà esclusiva in materia di tutela del paesaggio. Ma il consiglio dei ministri ha impugnato la legge regionale anche perché in contrasto con l’articolo 9 della Costituzione, risultando altresì in contrasto con previsioni di principio in materia di "produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia", violando dunque l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione. Dunque, Il governo ha impugnato nel consiglio dei ministri del 12 settembre, la legge regionale 73 del 24 luglio scorso, in particolare l’articolo 2, che rende immediatamente efficaci le aree non idonee individuate dal Paer di cui alla delibera del consiglio regionale della Toscana, peraltro con applicazione retroattiva, anche ai procedimenti in già corso.

ip