
Animali contesi, decide il giudice
Valdera, 19 febbraio 2022 - Porta la ex in tribunale perché non gli fa vedere il cane. L’animale domestico, si apprende, era entrato nell’atto di separazione, con affidamento alla donna nella casa dove lei vive con i figli, e relativi accordi sulle visite una volta al mese a casa di lui con ripartizione a metà anche delle spese di alimentazione di cura del cane.
Ma qualcosa ad un certo punto non ha funzionato, insieme a tutti quegli aspetti che, si sa, diventano ruggini quando l’amore finisce e arriva la scelta di dividere le strade. Qual è il posto di fido? E quali diritti spettano ad entrambi i protagonisti di queste storie sul componente a quattro zampe della famiglia che vede naufragare la propria unità.
In questa vicenda, dove i protagonisti sono due quarantenni, lei rimasta a vivere in Valdera e lui, oggi, residente in una provincia limitrofa, anche il cane diventa ragione di litigio al punto di arrivare in tribunale. "Lo tratta male", accusa la donna, che quindi non porta il cane a far visita a quella che era la sua metà. Lui pretende di tenere con sè il cane ma tuttavia "non paga nè le spese di mantenimento del cane né quelle di cura o veterinarie", ribatte ancora lei..
Ma lui, con lo stesso diritto con cui vede i figli, vuol vedere anche il cane e denuncia la "violazione dell’obbligo" avviando un procedimento di esecuzione forzata sull’animale davanti al giudice. Al quale la donna - assistita delle avvocatesse Maria Concetta e Lia Gugliotta - si oppone. In forza di quali ragioni? Che il cane è un essere vivente e senziente, e di conseguenza titolare di diritti a sua volta, anche se ancora la legge su riconoscimento del cane come essere senziente non è ancora stata approvata, sostenendo comunque che l’animale d’affezione non può essere oggetto di un obbligo forzato.
Contestualmente viene richiesto un accertamento sulla capacità dell’uomo di tenere il cane con sè. Il caso arriverà davanti al giudice civile del tribunale di Pisa che dovrà stabilire dove sta la ragione contemperando la decisione con l’interesse affettivo delle parti in causa e del cane stesso che non è un oggetto. In altre parole quali sono le regole sull’affidamento del cane e che succede con la separazione e la fine della convivenza? La giurisprudenza ha già incrociato la propria strada con il destino del cane quando moglie e marito si dicono addio. Tribunali, in Italia, hanno affrontato questioni di cane conteso valorizzando aspetti diversi. Alla fine, ogni volta, è storia a sé. La donna sarà costretta a portare l’animale tutti mesi a casa dell’uomo, magari a lasciarglielo per una settimana? La decisione a fine marzo.