
I rilievi sull’auto coinvolta nell’omicidio avvenuto a Sasso Pisano la sera del 18 agosto del 2022
Il prossimo 10 giugno la corte d’assise di Pisa – presieduta dal giudice Beatrice Dani –, dopo le eventuali repliche della parti, si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza a carico dei cinque imputati finiti a processo per l’omicidio di Elson Kalaveri morì sotto una scarica di 16 colpi il 18 agosto del 2022 a Sasso Pisano. Nell’ultima udienza si sono concluse le arringhe dei difensori. Il pubblico ministero Giancarlo Dominijanni ha chiesto quattro condanne all’ergastolo con isolamento diurno rispettivamente per Qoli Shkelqim, 40 anni, di Castelnuovo, ritenuto essere il basista, colui che condusse la vittima a Sasso Pisano per consentire la sua uccisione; per Valentino Tarallo e Giovanni Capone ritenuti essere gli esecutori del delitto, e per Deliu Shkelzen, alias Shkëlzen Keqi, che gli inquirenti indicano come il mandante. In nome del Kanun, il codice consuetudinario albanese che obbliga a vendicare l’uccisione di consanguine. Il processo è arrivato alla conclusione dopo una lunga struttoria che ha visto sfilare numerosi testimoni, messo sotto la lente le immagini della telecamere che insistono sulle strade acquisite nell’ambito delle indagini dei carabinieri, le intercettazioni telefoniche, i contatti telematici fra i soggetti finiti a processo e gli spostamenti ricostruiti attraverso le celle agganciate dai cellulari ritenuti dall’accusa in uso agli imputati. Keqi, per l’accusa, volle vendicare la morte del fratello ferito nel 2014 in Albania, durante una lite con Kalaveri, e poi deceduto nel 2019. Il pm ha chiesto invece una condanna 16 anni di reclusione per Ivan Tolomello in ragione della sua ridotta partecipazione al delitto e dell’atteggiamento collaborativo. La famiglia della vittima è parte civile con l’avvocato Sabrina Del Fio.
Carlo Baroni