
Addio a Mara Desideri: storia del Bar Cantini a San Miniato
Quando il bar era la seconda casa, il ritrovo di tutti. In un tempo, ormai lontano, in cui bastava poco per divertirsi. Il bar Cantini era questo: l’incontro con gli amici, le emozioni in sala giochi, la musica del juke box, pizze e focacce, gli scherzi, il salotto delle chiacchiere, senza cellulari o diavolerie cibernetiche. Eppoi c’erano loro, la famiglia Desideri che gestiva il locale, che per decenni sono stati quasi una sorta di seconda famiglia di tutte le famiglie sanminiatesi. Ma dimenticati. Per questo, ieri, la città ha appreso con commozione che Mara Desideri se n’è andata ed ha raggiunto il marito Dino ed i figli Lucia e Claudio, scomparsi prematuramente. Mara: una vita di duro lavoro e di sorrisi dietro al banco, quell’osservatorio speciale dal quale ha visto crescere e diventare uomini e donne intere generazioni. E lei, anche una volta lasciato il bar, era rimata legata a quei ragazzi. Il "Cantini" dei Desideri è stato un piccolo grande mondo: lì nascevano nuove amicizie e anche primi amori, si faceva la lezione e si organizzavano le vacanze. Sempre sotto l’occhio attento e vigile di Mara e Dino, o di Miranda e Raffaello (scomparso alcuni anni fa). Qualcuno ieri ha scritto, salutandola, "Grazie di tutto Mara"; ha scritto le parole più giuste: grazie per essere stata una presenza importante dei giorni più belli di centinaia di ragazzi. Mara lascia la figlia Anna e gli amati nipoti. Le esequie oggi alle 15 in San Domenico.
Carlo Baroni