Anelli ritrovati, collanine credute ormai perse, cellulari ripescati anche a metri di distanza. Quando c’è qualcosa da scovare entrano in scena gli specialisti: l’associazione Sos Metal Detector. È nata da un anno un’associazione che ha l’obiettivo di aiutare le persone a ritrovare gli oggetti smarriti. "Tutto è cominciato da un gruppo Facebook all’incirca un anno fa – racconta il presidente Luciano Diletti che ha fondato l’associazione insieme a sua moglie Sonia Pellegrini – piano piano abbiamo riscosso un successo morale e pratico con collaborazioni importanti con la onlus Penelope che si occupa di persone scomparse, con le forze dell’ordine e con i Comuni". Si va dal coinvolgimento in operazioni delicate, in cui sono state scoperte armi o discariche abusive, fino al ritrovamento di un anello in spiaggia. "Tutto può essere semplice e tutto può essere complicato – spiega Diletti – in pochi mesi abbiamo raggiunto il numero di 260 tesserati in tutta Italia e abbiamo la disponibilità di 900 volontari a livello nazionale che si rendono disponibili per collaborare". Un’associazione che si sta facendo conoscere in tutta Italia e che nelle ultime settimane ha visto la nascita di un gruppo di volontari anche in Valdera e nel pisano. "Siamo una rete – continua – chi ha bisogno chiama me e io contatto i volontari che sono sul posto. La cosa più bella di questa attività? È l’emozione e la commozione quando si ritrova un oggetto, non tanto per il valore della cosa in sé, ma per il valore affettivo. Ho visto detectoristi commuoversi e piangere insieme alle persone che ci hanno chiesto aiuto, al momento del ritrovamento dell’oggetto. Un uomo un giorno mi ha chiamato per chiedermi di ritrovare la fede di sua moglie perché quello era l’unica cosa che le era rimasta di lei".
Sarah Esposito