Primarie Pd, la svolta della Toscana: Fossi batte Mercanti. Sconfitto il vertice dem

La mozione Schlein a valanga, forte della mobilitazione degli elettori. Ribaltato il risultato del 12 febbraio. Giani, Nardella, Mazzeo: i grandi vinti

Firenze, 27 febbraio 2023 – Ribaltone Toscana. I cinque punti di distacco alle primarie del 12 febbraio si sono frantumati. Elly Schlein ha messo la freccia ed ha superato Stefano Bonaccini nella regione dem che aveva schierato tutti i massimi esponenti al fianco del governatore emiliano. E l’onda lunga del Pd più di sinistra ha portato alla guida del partito toscano Emiliano Fossi, ex sindaco di Campi Bisenzio, neo deputato dem, che sfidava la consigliera regionale lucchese Valentina Mercanti.

"Ci aspettano sfide molto importanti e rilevanti in futuro e credo che Emiliano sia la persona che ha la giusta capacità, competenza ed empatia per riuscire a ricostruire lo slancio del partito anche sulle prossime sfide elettorali" aveva detto Elly Schlein alla vigilia del rush finale delle primarie di ieri.

Fossi alle 21 ha mandato un messaggio con la faccina sorridente a chi gli ricordava di preparare la bandiera della Pace da mettere sulla facciata della sede del Pd toscano, come promesso se vincitore nell’intervista a "La Nazione". Poi alle 23,30 conferma: "La bandiera è pronta".

Aria fresca in Toscana dunque: quelli della mozione Schlein hanno annusato durante la domenica della consultazione che la vittoria era possibile. Alle 17 affluenza intorno agli 80mila, buoni segnali.

Alle 21,20 i primi risultati ufficiali della Toscana. Primarie nazionali: su 35 mila voti 14mila a Bonaccini e 21mila a Schlein, primarie regionali: su 20mila voti 9mila a Mercanti e 11mila a Fossi. Un trend che si consolida minuto dopo minuto.

Rimbalzano i voti dalle altre città italiane: testa a testa con Schlein in vantaggio. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, da subito al fianco di Stefano Bonaccini, mette le mani avanti: "Lo spoglio sarà lungo...".

Ma arrivano altri dati toscani e le tendenze si consolidano: Schlein sempre avanti. In tutta la provincia livornese. Distacco netto anche a Prato. Parallelamente corre anche Fossi, avanti a Mercanti. Nettissimo vantaggio del Pd più di sinistra anche in Versilia (Bonaccini 27,5%, Schlein 72,4%; Valentina Mercanti 30,6%, Emiliano Fossi 68,5%). La vicepresidente emiliana si prende anche Arezzo con il 69 % dei voti . A Firenze Schlein avanti con il 70 % così come Fossi con il 62 %. Vittoria a Siena. Idem a Lucca e Massa Carrara. Così come a Piombino, ma anche a Grosseto. Un vero e proprio ciclone del ticket Elly-Emiliano.

Il ribaltone toscano nasce dal cartello di Fossi esibito in campagna elettorale che tanto ha fatto discutere: "Basta perdere". A Prato, ad esempio, c’era aria di rivolta dopo che il Pd non aveva candidato nessun esponente locale alle ultime elezioni politiche. Le vittorie del Pd nel settembre scorso si sono confinate soprattutto a Firenze e provincia, lo zoccolo durissimo, ma anche qui il ribaltone interno si è manifestato chiaramente. Tutte le altre zone avevano un motivo per una resa dei conti interna. E così è stato.

Dopo i congressi nei circoli, terminati il 12 febbraio, in Toscana Bonaccini aveva ottenuto il 49,5% e Schlein il 44,4%. Avevano votato in 17.594. I partecipanti alle primarie aperte di ieri si sono moltiplicati in Toscana e i simpatizzanti elettori del Pd hanno premiato la nuova accoppiata.

E ora? I massimi esponenti del Pd (il governatore Eugenio Giani, i sindaci di Firenze Dario Nardella e di Prato Matteo Biffoni, il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, il senatore di Base riformista Dario Parrini, la deputata ex segretaria toscana Simona Bonafè) si sono schierati con Bonaccini. Ed hanno perso la sfida.

Tornano in ballo tante, tantissime cose. A partire dalle candidature per le amministrative del 2024 (Firenze e Prato) e delle regionali del 2025 (dove si manifesterà l’assalto del centrodestra). E poi c’è la questione delle alleanze: ora il Pd è più verso i 5 Stelle che verso il terzo polo (che è in maggioranza a Firenze e in Regione). E ancora le grandi questioni sullo sviluppo come la multiutility dei servizi pubblici e le scelte infrastrutturali.

"Il partito vuole cambiare. Da qui può iniziare la nuova riscossa dei progressisti in Toscana. Torniamo dalla parte chi sta peggio e dei più deboli, a lottare contro le disuguaglianze, ad impegnarsi per migliorare la qualità della vita di tutti" evidenzia Fossi al momento della vittoria. E ora? "Lavoriamo tutti insieme, ma la linea è quella che è prevalsa...".