Un miliardo in Toscana dal Governo. "Fondo per il rilancio e risorse immediate per il post alluvione"

La premier Meloni presenta gli interventi: "Grande attenzione al territorio". A famiglie e imprese colpite dal disastro oltre i 66 milioni annunciati anche risorse supplementari dell’Ue

Firenze, 14 marzo 2024 – C’è la certezza, nero su bianco, che la ripartenza, trainata da 683 milioni del Fondo sviluppo e coesione, può scattare. E c’è la consapevolezza che il governo, pressato dalle sollecitazioni toscane, ha tra le priorità, segnata con l’evidenziatore giallo fluo, l’alluvione che ha messo in ginocchio cittadini e imprese all’inizio dello scorso novembre.

Alla fine di un pomeriggio complicato, l’asse Roma-Firenze comunque funziona e dà speranze concrete. Non mancano le polemiche (il Pd toscano accusa la premier e il centrodestra di metter sul tavolo un mezzo bluff) mentre le forze di maggioranza esaltano la concretezza del buon governo Meloni (fatti e poche chiacchiere).

Da sinistra il ministro Fitto, il premier Meloni e il presidente della Regione Eugenio Giani (New Press Photo)
Da sinistra il ministro Fitto, il premier Meloni e il presidente della Regione Eugenio Giani (New Press Photo)

Alla Toscana "destiniamo complessivamente risorse del fondo di Sviluppo e coesione per oltre 683 milioni, di cui 110 erano già stati assegnati come anticipo nel 2021. Se a queste risorse Fsc, che includono anche 102 milioni necessari a cofinanziare i programmi europei, aggiungiamo i 381 milioni resi disponibili da altre fonti finanziarie, arriviamo a circa un miliardo di euro, e con questi fondi vengono finanziati complessivamente 176 progetti", annuncia a Palazzo Sacrati Strozzi, davanti a una distesa di sindaci, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il ministro Raffaele Fitto annuisce e punta, con sguardo rassicurante, il presidente toscano Eugenio Giani. Come a dirgli: "Hai visto? Quanto concordato è lì davanti, alla vostra firma".

E come anticipato ieri da "La Nazione", la premier ha acceso i riflettori anche sul disastro in Toscana per l’alluvione, per le frane e le mareggiate del novembre terribile: "Siamo riusciti a definire la copertura dei 66 milioni di euro necessari alle famiglie e imprese colpite", tanto che la prossima settimana sarà presentato "un emendamento al decreto Pnrr per avere le risorse immediatamente disponibili" dice Meloni.

Ma non solo: "Nel contempo – ha detto ancora – abbiamo attivato l’interlocuzione con la Commissione europea per finanziare interventi per altri 67 milioni dal fondo di solidarietà europeo". Una cassaforte che si apre per ristori e ripartenza. E potrebbe essere ancora più ricca se nelle maglie delle risorse del Pnrr si trovano, come promesso a Giani, altri 250 milioni per combattere il dissesto idrogeologico.

«Complessivamente oggi ci sono a disposizione circa 189 milioni fra interventi di soccorso e assistenza alla popolazione, ripristino della funzionalità delle infrastrutture e dei servizi pubblici, gestione dei rifiuti e delle macerie, garanzia di continuità amministrativa nei territori interessati, ovviamente interventi a favore dell’agricoltura, dell’industria e delle aziende esportatrici".

Sempre dal Pnrr c’è un altro tesoretto: "Nel decreto il governo ha salvaguardato i 55 milioni destinati alla costruzione dello stadio Franchi di Firenze, che però era stato ritenuto inammissibile dalla Commissione europea nell’ambito dei piani integrati. Non è stato facile perché in assenza di altri progetti disponibili è stata una trattativa abbastanza complessa, ma quei fondi sono disponibili".

Sulla base "di quei fondi che siamo riusciti a mettere in sicurezza, avvierei con tutta la Città metropolitana, con i sindaci dei Comuni della Città metropolitana e con il presidente della Regione, nelle prossime settimane, un’interlocuzione per capire come meglio spendere queste risorse, considerando anche che della Provincia ci sono circa 17 Comuni che rientrano fra i Comuni alluvionati", ha concluso Meloni.

Dal centrodestra si leva la voce di Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega: "La nostra incessante interlocuzione con il governo è andata a buon fine. Questi 67 milioni in arrivo grazie a un emendamento al Pnrr sono una buona notizia per le famiglie e le imprese della Toscana".

Bene anche il pressing sull’Ue per il fondo di solidarietà. E la Lega ringrazia "in particolare il Mef e il ministro Giorgetti per il prezioso lavoro svolto dietro le quinte". Ora "confidiamo in un provvedimento ad hoc per la rico struzione".

E il ministro Giorgetti effettivamente sta cercando da settimane altre risorse nelle pieghe del bilancio. La seconda fase potrebbe veder arrivare un provvedimento da 500 milioni per la Toscana da ricostruire e mettere in sicurezza.

Dal Pd critiche. "Le risorse del Fsc sono riparti comunitari. Troviamo sorprendenti le dichiarazioni di esponenti del centrodestra che non perdono occasione di criticare le politiche dell’Ue, ma che oggi ringraziano il governo Meloni per lo stanziamento di fondi europei. Evidentemente tra i colleghi c’è confusione", sottolineano la vice presidente dei deputati dem Simona Bonafè e il deputato Marco Simiani.

"La premier è venuta a fare campagna elettorale, ma la borsa del governo è vuota" sottolinea il segretario Pd toscano Emiliano Fossi.

«Do l’Oscar delle bufale a Fossi", esclama il coordinatore di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi "perché la premier ha portato in Toscana un miliardo di euro".