'Coraggio Italia', il nuovo volto della politica parla toscano e ligure

Il nuovo movimento politico di Luigi Brugnaro con il coinvolgimento di 'Cambiamo!' di Giovanni Toti. Secca la replica del coordinatore toscano di Forza Italia, Massimo Mallegni, senatore, ex sindaco di Pietrasante che parla di "ingrati saltimbanchi" riferendosi a chi ha lasciato la compagine berlusconiana

Luigi Brugnaro e Giovanni Toti

Luigi Brugnaro e Giovanni Toti

Firenze, 27 maggio 2021 - Si muove la politica al centro e ha una forte caratteristica toscana e ligure. Lo spazio dei moderati ha una nuova compagine che si inserisce per natura nell'alveo del centrodestra cercando però di andare a riempire un vuoto a cavallo tra i due storici schieramenti, quella zona fluida che non ha tuttora particolari riferimenti partitici e che oscilla nelle urne da una compagine all'altra. Un occhio di riguardo alla grande impresa, ma anche alle partite iva, all'elettorato cattolico, alla sburocratizzazione del Paese per ridare slancio alla ripartenza. 

Nasce 'Coraggio Italia', il progetto politico di Luigi Brugnaro con il coinvolgimento di 'Cambiamo!' di Giovanni Toti. Ieri pomeriggio all'Hotel Eden di Roma, è stato costituito con atto notarile un comitato promotore di cui ne fanno parte il gruppo di parlamentari che fanno capo al sindaco di Venezia e i deputati e senatori 'totiani'. L'organismo lavorerà nell’arco di due mesi alla nascita di un "nuovo movimento politico denominato 'Coraggio Italia'. 

Il nuovo soggetto politico può contare su 25 deputati ed è pronto a formalizzare il gruppo parlamentare autonomo alla Camera. Stamani è prevista la conferenza stampa per lanciare il progetto politico di stampo moderato del patron di 'Umana' e sindaco di Venezia e di Giovanni Toti, leader di 'Cambiamo!' e presidente della Regione Liguria. 

La pattuglia di esponenti toscani è nutrita: il deputato pratese Giorgio Silli, fedelissimo di Toti,  i deputati ex Forza Italia: gli aretini Stefano Mugnai e  Maurizio D'Ettore, la deputata grossetana Elisabetta Ripani, la deputata versiliese Maria Teresa Baldini. Più il leader Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e viareggino di nascita. 

Nel dettaglio, dei 25 deputati, 12 sono di Forza Italia, 4 ex M5S e un leghista, che si sommano agli otto di 'Cambiamo!', visto che due 'totiani', i giovani bergamaschi Stefano Benigni e Alessandro Sorte sono dati in uscita verso Fdi e sarebbero ancora in stand by.

Al Senato, invece, il sindaco di Venezia si ferma a quota sette: i sei di 'Idea-Cambiamo' del Misto (Paolo Romani, Gaetano Quagliariello, Maria Rosaria Rossi, Massimo Berutti, Raffaele Fantetti e Marinella Pacifico) più la new entry, l'azzurro Sandro Biasotti. Ecco i dodici deputati forzisti che hanno detto addio a Silvio Berlusconi: Marco Marin, Stefano Mugnai, Michaela Biancofiore, Matteo Dall'Osso, Maurizio D'Ettore, Guido Germano Pettarin, Cosimo Sibilia, Elisabetta Ripani, Simona Vietina, Fitzgerald Nissoli Fucsia e Maria Teresa Baldini. A completare la pattuglia a Montecitorio sono i 'totiani' Daniela Ruffino, Guido Della Frera, Osvaldo Napoli, Giorgio Silli, Manuela Gagliardi e Claudio Pedrazzini, più Gianluca Rospi e Fabiola Bologna di 'Popolo Protagonista'. Sono passati con l'imprenditore veneto quattro del mondo pentastellato (la grillina Martina Parisse e tre ex M5S Fabio Berardini, Carlo De Girolamo e Marco Rizzone) e un solo leghista, Tiziana Piccolo. Il Comitato promotore ha quattro capi delegazione: Brugnaro, Toti, Marco Marin e Gaetano Quagliariello. Sono previste due commissioni: una per la redazione dello statuto e dell’atto costitutivo, l’altra per la redazione della carta dei valori, del programma e del codice etico. I quattro capi delegazione, che faranno parte di entrambe, nomineranno ciascuno tre membri per ognuna delle tre commissioni (che saranno quindi composte da 16 persone). 

Un percorso propositivo e inclusivo dove a parlare sia la forza dei fatti. Non possiamo più far finta di niente: ora è il momento di compiere scelte coraggiose" ha twittato Luigi Brugnaro. " Coraggio Italia, cambiamo insieme!" gli ha risposto Giovanni Toti.

Toti e Brugnaro hanno dimostrato come amministratori un elevato gradimento dei cittadini conseguente di un buon governo locale e di un successo elettorale svincolato da schemi classici di relazione diretta con partiti politici. Insomma ci hanno messo sempre la faccia e sono stati ripagati con la fiducia ben oltre quella ottenuta dagli schieramenti che li hanno sostenuti. Che sia questa la novità di una politica fin troppo avvitata su se stessa?